Meloni, primo consiglio dei ministri dopo l'estate: dalla manovra alle pensioni, ecco tutti i nodi

«Inizieremo a parlare della manovra» ha anticipato ieri Antonio Tajani. Tra i partiti della maggioranza si discute poi di privatizzazione dei porti e della tassa sugli extraprofitti

Meloni, primo consiglio dei ministri dopo l'estate: dalla manovra alle pensioni
di Riccardo Palmi
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Lunedì 28 Agosto 2023, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 15:53

Il consiglio dei ministri di oggi segna la fine delle vacanze e, più prosaicamente, l'inizio delle trattative nella maggioranza sui temi più caldi: dalla tassa sugli extraprofitti alla privatizzazione dei porti, passando poi per la manovra di bilancio. Se in cdm entreranno alcune questioni, come la nomina dell'ambasciatore in Niger (paese al centro di un colpo di stato e considerato strategico) o l’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo, altri nodi più schiettamente politici sono destinati a occupare a lungo la scena. 

Le questioni aperte

Un'anticipazione è arrivata ieri dal segretario di Forza Italia Antonio Tajani, A Ceglie Messapica, ospite della kermesse La Piazza di affaritaliani.it, il vicepremier e ministro degli Esteri ha detto ad esempio che, sulle privatizzazioni dei porti (punto di disaccordo con la Lega) ascolterà «quale sarà la proposta che verrà dal Mit (il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di Salvini, ndr) in consiglio dei ministri e la valuteremo». 

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Altro tema è quello della tassa sugli extraprofitti, approvata nell'ultimo cdm prima della pausa estiva. Tajani ha affermato che «bisogna scrivere bene la norma.

Una delle preoccupazioni è legata al fatto che si tassano i rendimenti dei titoli di Stato. Poiché sono oltre 400 miliardi quelli detenuti dalle banche rischiamo che ci siano ricadute sulle prossime aste». Per questo «intendiamo presentare emendamenti in Parlamento».

E ancora, il governo si trova di fronte la questione accise (contro il caro-benzina si studia una social card) e il boom di migranti arrivati sulle coste italiani (100mila già a inizio agosto): al Messaggero, il ministro Piantedosi aveva anticipato misure già a settembre

C'è poi la partita Tim: allo studio un dpcm per rendere operativo il memorandum d'intesa firmato il 10 agosto tra il Mef e il fondo americano Kkr per un’offerta vincolante: esso prevede l’ingresso del Mef nella Netco (l'unità che gestisce le infrastrutture di rete) fino al 20%. Giorgia Meloni nel dicembre 2022 aveva affermato: «Questo governo si dà l’obiettivo duplice di avere il controllo della rete, per una questione strategica, e di lavorare per mantenere i livelli occupazionali». Forza Italia, con Maurizio Gasparri, invoca la chiusura di Open Fiber «salvaguardando gli investimenti fatti e i dipendenti».

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La legge di bilancio

«Nel Consiglio dei ministri di domani (oggi, ndr) inizieremo a parlare della manovra», ha affermato ieri sempre Tajani. Per il vicepremier e ministro degli Esteri, le priorità della legge di bilancio dovranno essere la difesa del potere d'acquisto di famiglie e imprese. «Per me si possono anche aumentare le pensioni minime, in sintonia con quello che diceva Silvio Berlusconi», ha poi aggiunto. Quello che però appare chiaro però è che i fondi sono pochi, specie se comparati alle richieste dei partiti: non a caso, il ministro del Mef Giancarlo Giorgetti, che da settimane vede la propria giacca tirata da una parte e dall'altra, parla poco e quando lo fa predica calma: «Non si potrà far tutto». 

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Gran parte dei fondi andranno sul taglio del cuneo che scade a fine anno: solo mantenere l'esistente costa 9-10 miliardi. La volontà poi è quella di detassare le tredicesime, anticipando se possibile la misura a dicembre 2023. Così si darebbe un segnale anche rispetto alla lotta sul "lavoro povero" annunciata in risposta al salario minimo proposto dalle opposizioni. Poi c'è il tema degli aiuti alla famiglia e alla natalità: con questi dati «non tiene nessuna riforma delle pensioni», ha ricordato Giorgetti al Meeting di Rimini. Per questo si prevedono misure a favore dei nuclei numerosi, per chi assume mamme, al bonus per il secondo figlio. Costo: 4-5 miliardi di euro (in parte assorbiti dal miliardo risparmiato con l'Assegno unico, il contributo universale istituito nel governo Draghi). Infine, le pensioni: Tajani rilancia l'aumento di quelle minime (portarle a 600 euro costerebbe intorno ai 210 milioni), la Lega non molla Quota 41, ben più costosa. Per ora, si studia la conferma di Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) e dell'Ape sociale per i lavoratori disagiati. Opzione donna potrebbe essere allargata alle lavoratrici con 35 anni di contributi ma alzando l'età minima.

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