«Le regole del nostro congresso sono già state cambiate per consentire a chi non era del Partito Democratico di partecipare a questo percorso. La sola ipotesi che si possa spaccare il partito, per cambiarle ancora a congresso già in corso, anziché confrontarsi su come rilanciarlo, sarebbe sciagurata». Lo dichiara in una nota il comitato a sostegno della candidatura di Stefano Bonaccini a segretario del Pd. «Stiamo trattando alla ricerca di una soluzione unitaria». Così fonti del Nazareno in vista della riunione della direzione di domani, in cui si affronterà anche il tema - per ora divisivo - del voto online alle prossime primarie.
Pd cerca intesa su voto online, Letta non vuole forzature
Scongiurare la conta interna sul voto online e, dunque, una spaccatura netta nel partito. Alla vigilia della direzione dem, che dovrà ratificare il regolamento per le nuove primarie, la girandola di riunioni e telefonate tra i candidati e il Nazareno ha l'arduo compito di arrivare alla riunione con un pacchetto di proposte condivise: «Stiamo trattando alla ricerca di una soluzione unitaria», fa sapere la segreteria in serata. Quando l'accordo sperato è ancora un work in progress. Il Nazareno non sosterrà proposte «che non siano sostenute da tutti» e avverte: «Niente forzature e niente lacerazioni. Serve senso di responsabilità per non guastare un percorso con fratture che in questo momento vanno assolutamente evitate».
I quattro candidati
Nella sede del Pd nazionale, i rappresentanti dei quattro candidati (Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo, Paola De Micheli e Elly Schlein) si incontrano sia al mattino, sia nel tardo pomeriggio. Tra i due round, si inseriscono le esternazioni della segreteria nazionale e un giro di telefonate del segretario Enrico Letta con i diretti interessati. «L'obiettivo, in linea con il profilo di terzietà e garanzia che Letta intende mantenere, è arrivare alla direzione con una soluzione condivisa tra tutti i candidati sulle regole del Congresso e la data delle primarie - spiega il Nazareno -.