Le posizioni, su molti temi, sono - e restano - distanti. Ma se c'è un argomento su cui, nelle ultime ore, si è registrata un'inedita convergenza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, è la violenza sulle donne. L'ultimo passo in questa direzione è la telefonata di questa mattina tra le due. Una conversazione in cui, secondo quanto trapelato finora, il capo del governo e la leader del Pd, la numero uno della maggioranza e quella dell'opposizione, hanno concordato che la politica debba dare (o almeno, provarci) un'immagine unitaria. Senza spaccature di parte. Perché la violenza, ma anche il substrato culturale "maschilista e patriarcale" che spesso ne è alla base, si può - e si deve - affrontare tutti insieme, hanno concordato le due.
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Meloni-Schlein, il dialogo
Un dialogo facilitato, va da sé, dall'orrore dei fatti di cronaca che hanno riguardato Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a coltellate dall'ex fidanzato.
Insomma: il dialogo è cominciato. E i primi frutti si sono visti già oggi al Senato, durante la discussione e il voto sul ddl Roccella contro i femminicidi. Perché anche se non si è riusciti a mettere tutti d'accordo su un unico ordine del giorno che condannasse la violenza e impegnasse il governo a contrastarla anche con iniziative "strutturali" nelle scuole, una qualche forma di convergenza di per sé piuttosto inedita si è comunque registrata, tra partiti di governo e di minoranza. Le opposizioni non hanno votato contro l'odg di maggioranza a prima firma Malan, limitandosi all'astensione, che prevede di inserire nei programmi di studio «l'educazione al rispetto, anche attraverso una formazione emotivo sentimentale». Parole considerate un passo in avanti verso i desiderata di Pd e Cinquestelle.
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I punti
FdI, Lega e Forza Italia, in compenso, hanno votato a favore di due ordinni del giorno che impegnano il governo a intervenire «sulla prevenzione e sul contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica, a completamento della normativa vigente, al fine di iniziare l'iter parlamentare in tempi rapidi». Ma c'è anche l'assenso sul tema della formazione antiviolenza per gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e il personale sanitario. «È la prima volta - si spiega nel Pd - che la maggioranza accetta il principio di mettere a punto dei nuovi provvedimenti in cui far rientrare anche i corsi nelle scuole, e di finanziare corsi di formazione per operatori specializzati. E questo è davvero un bel segnale per una battaglia» bipartisan. Una mano tesa che Schlein, aprendo il suo intervento alla direzione del Pd, non ha dimenticato di riconoscere: «Apprezzo il segnale che ha dato la maggioranza - ha detto la leader dem - il parere favorevole all'ordine del giorno che chiede di mettere risorse alla formazione degli operatori e delle operatrici, calendarizzare in tempi rapidi le proposte di legge che insistono sulla prevenzione, compreso il nostro sull'educazione al rispetto e all'affettività». Il tempo dirà se i semi piantati finora porteranno frutti.