Al Nusra uccide 42 soldati siriani, le esecuzioni riprese in un video

Al Nusra uccide 42 soldati siriani, le esecuzioni riprese in un video
di Federica Macagnone
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Mercoledì 25 Novembre 2015, 19:21 - Ultimo aggiornamento: 17:36
Il Fronte Al-Nusra, gruppo affiliato ad Al Qaeda che opera sul territorio siriano, ha lanciato l'ultima sfida all'Isis: in un video pubblicato on line i terroristi hanno ucciso 42 soldati siriani girando un video delle esecuzioni, in quello che sembra essere l'ultimo atto di un'atavica rivalità tra i due gruppi terroristici.



Secondo Vocativ, il video mostra i momenti prima della morte di 42 soldati nella base aerea nella provincia siriana di Idlib. I terroristi di Al Nusra hanno preso il controllo dell'area a settembre dopo un assedio di due anni: quella di Abu al-Ḑuhūr era l'ultima base militare detenuta dal regime siriano nella provincia, un luogo strategico considerato uno dei più grandi risultati dei miliziani legati ad al Qaeda. Ed è stato proprio lì che hanno voluto girare le immagini di un video sorprendentemente simile a quelli girati dall'Isis, che regolarmente pubblica video di propaganda in cui si celebrano le brutalità del gruppo: la clip girata da Al Nusra inizia con alcuni scontri girati dall'altro con un drone, continua con le interviste ai condannati a morte e termina con le immagini di 42 uomini armati in piedi dietro ai prigionieri. Le pistole sono puntate alla testa delle vittime, mentre un combattente spiega che gli uomini saranno puniti con l'esecuzione, in base alla legge della sharia, per la loro fedeltà al presidente siriano Bashar al-Assad, descritto come un dittatore criminale.



C'è un'unica differenza fondamentale tra questo video e quelli pubblicati dall'Isis: negli ultimi secondi di clip, un miliziano urla “Preparatevi a far fuoco”, si sentono i rumori dei grilletti, ma il momento effettivo dell'esecuzione non viene mostrato.



Il Fronte Al Nusra e lo Stato Islamico sono in lotta per il controllo del territorio in Siria. La sfida si gioca giornalmente, in quello che sembra essere un braccio di ferro per superarsi a vicenda dando prova di forza attraverso attentati letali: tra le più recenti evidenze della rivalità tra i due gruppi c'è il battibecco esploso sulla paternità dell'attacco all'hotel Radisson di Bamako, in Mali.