Janos Hajdu, capo dell'antiterrorismo, ha annunciato anche l'arresto di altre due persone sorprese con mitra, munizioni e silenziatori in macchina: non ha specificato, però, se i due gruppi fossero collegati. Hajdu, che ha rifiutato di rivelare le identità degli arrestati, la loro nazionalità e le loro finalità, ha detto comunque che il caso ha avuto una dimensione internazionale. E alla domanda se i sospetti avessero relazioni con i jihadisti, ha risposto: «Permettetemi di rispondere a questa domanda nei prossimi giorni».
In Ungheria, che come tutta l'Europa è in stato di massima allerta dopo le stragi di Parigi del 13 novembre, la sicurezza è stata rafforzata soprattutto nei confronti di tutti gli alti funzionari per i quali si reputa necessaria una protezione al massimo livello.