I due, secondo l'impianto accusatorio, sono considerati dalla procura di Roma i «promotori e organizzatori» della banda criminale.
De Michelis, infatti, - si legge nell'ordinanza che lo ha portato in carcere lo scorso ottobre - incaricato della direzione dei lavori dal contraente generale, svolgeva compiacenti controlli di qualità e rilasciava certificati dove si affermava il falso, ottenendo come contropartita «commesse per beni e servizi» fatturati a ditte riferibili a parenti o amici. Stralciata la posizione di Giandomenico Monorchio (figlio dell'ex ragioniere generale dello Stato Andrea) per un difetto di notifica. Per lui l'udienza davanti al gup è stata fissata per l'8 giugno prossimo.
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