L'Italia resta un paese «ad alto rischio attentati», ha aggiunto Roberti sottolineando che ogni giorno viene svolta una «attività di prevenzione capillare» per ridurre al minimo i rischi. Quanto ai motivi per i quali l'Italia, finora, non sia ancora stata colpita, il procuratore ha indicato sostanzialmente due fattori. Lo scambio di informazioni e l'esiguo numero di soggetti che potrebbero radicalizzarsi.
«Rimarrò ancora per 4 mesi» alla guida della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e «poi farò il pensionato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA