Roma, tutti in fila a Montecitorio per l'omaggio a Pannella

Roma, tutti in fila a Montecitorio per l'omaggio a Pannella
di Mario Stanganelli​
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Sabato 21 Maggio 2016, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 14:15

ROMA ”Piazze piene urne vuote“, anche a Marco Pannella è toccato, postumamente, sperimentare il vecchio aforisma di Pietro Nenni, ma a termini temporali invertiti. PiazzaMontecitorio ieri si è infatti riempita di migliaia di cittadini che hanno atteso pazientemente per ore il loro turno per dare l’ultimo saluto al leader radicale scomparso giovedì, quando, in precedenza, avevano lasciato le urne del Pr sempre piuttosto a secco. Ma per Pannella, ormai da tempo lontano da contese elettorali, ieri era il tempo degli omaggi, tributatigli dalle massime cariche dello Stato, da tutti indistintamente i partiti, da personalità della politica e della cultura non solo italiane e da un sorprendente numero di semplici cittadini.

Marco ha accolto tutti nella non convenzionale mise per un defunto eccellente degli jeans indossati sotto una giacca blu, cravatta rossa e una pashmina di seta bianca che rifletteva il cereo e composto pallore del suo volto. Primi ad entrare nella sala Aldo Moro di Montecitorio i presidenti del Consiglio Renzi e della Camera Laura Boldrini, che hanno abbracciato Emma Bonino e la compagna di una vita dello scomparso, Mirella Parachini. Alle pareti la grande corona del capo dello Stato fiancheggiata da due corazzieri in alta uniforme, e quelle delle altre massime autorità dello Stato del Comune di Roma e della Regione. Il ricordo lasciato da Laura Boldrini sul registro delle firme: «L’Italia ha perso un grande combattente per i diritti civili, un uomo che ha aiutato la nostra società ad evolvere».

MATTARELLA E prima che, in serata, giungesse Sergio Mattarella, accompagnato dal presidente del Senato Grasso, a raccogliersi per qualche minuto davanti alla bara, una lunga teoria di politici si era avvicendata davanti al feretro di Pannella. Quasi a replicare quella che è stata la ”processione dei rimorsi“ svoltasi nelle ultime settimane di vita del leader radicale nella mansarda di via della Panetteria di esponenti di partiti che avevano più osteggiato che favorito le tante battaglie del percorso politico ed esistenziale di Pannella. Hanno sfilato Giorgia Meloni, Gianfranco Fini, l’integralista cattolica Paola Binetti. Altri che, una volta sodali con il leader di via di Torre Argentina, hanno preso poi strade diverse, come il senatore Gaetano Quagliariello e Benedetto Della Vedova, Elio Vito, Francesco Rutelli e il candidato a sindaco di Roma Roberto Giachetti.

E ancora, Achille Occhetto, Gianni Cuperlo, il vicepresidente del Csm Legnini e l’ex presidente del Senato Marini. Giorgio Napolitano non ha fatto mancare la sua presenza e, in serata, sono arrivati anche alcuni esponenti del M5S con il capogruppo alla Camera Dell’Orco la cui assenza era stata maliziosamente sottolineata. Tutti sono stati accolti con un sorriso che copriva la malinconia di un evento che, pur doloroso, aveva lasciato il tempo per essere elaborato dagli esponenti di primo piano del partito radicale. Questa volta riuniti al di là dei contrasti, anche laceranti, che ultimamente sono emersi sulle prospettive del partito. Emma Bonino sembrava essere tornata la rappresentate di tutti, nonostante i recenti scontri con Pannella. E con lei c’erano Rita Bernardini e Marco Cappato, Maurizio Turco e Riccardo Magi.

A loro il Guardasigilli Andrea Orlando ha espresso la sintonia registrata sui temi della giustizia tra le idee dello scomparso e quelle del Papa. Mentre da Bologna si annunciava uno sciopero dei detenuti in memoria di Pannella. Un omaggio tutto particolare quello tributato da Ilona Staller che in lacrime e con una rosa in mano ha baciato sulla fronte Pannella, ricordano poi «la trasgressività» che la univa al leader scomparso. Un momento singolare anche quando alcuni monaci buddisti hanno intonato una cantilena propiziatrice a ottenere una «buona rinascita» del defunto tra 49 giorni. In attesa dell’improbabile evento, i funerali di Pannella sono continuati ieri con una veglia della salma nella sede del partito a via di Torre Argentina. Oggi, dalle 14, si celebrerà una cerimonia laica a piazza Navona. Poi la salma sarà portata a Teramo dal sindaco Maurizio Brucchi che ieri, con il suo tricolore, non si è scostato un minuto dal feretro, per l’ultima cerimonia e la tumulazione domani nel cimitero di Cartecchio accanto ai genitori e al nonno di Pannella.

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