Lucarelli-D'Urso, sfida in tribunale per un tweet. Il pm chiede l'assoluzione della giornalista

Lucarelli-D'Urso, sfida in tribunale per un tweet. Il pm chiede l'assoluzione della giornalista
di Costanza Ignazzi
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Martedì 27 Giugno 2017, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 14:14

Nuova puntata nella querelle tra Selvaggia Lucarelli e Barbara D'Urso: il pm di Milano ha chiesto l'assoluzione per la giornalista e blogger, querelata dalla conduttrice per un tweet. La vicenda risale al 2016 quando, commentando un'ospitata della D'Urso a "Le Invasioni barbariche", la Lucarelli aveva «cinguettato»: «L'applauso del pubblico alla D'Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke».



Solo un commento all'accoglienza un po' «fiacca» secondo Selvaggia, che però a Barbara D'Urso non è andato giù, tanto da spingerla a portare la «rivale» in tribunale. Nel corso dell'udienza di questa mattina, la conduttrice ha parlato di un vero e proprio attacco alla propria reputazione derivante dall'accostamento al criminale nazista, parte di un accanimento sistematico della giornalista. Dal canto suo la Lucarelli ha chiarito di non aver mai accusato la D'Urso di «propaganda nazista» ma di aver semplicemente fatto un paragone per spiegare il poco entusiasmo dell'applauso. «In sei anni ho postato 40mila tweet, di cui solo 10 riguardavano Barbara D'Urso», ha spiegato. Il pm ha quindi chiesto l'assoluzione: la sentenza potrebbe arrivare a settembre. 

Si tratta della seconda querela della D'Urso alla Lucarelli: la prima, che riguardava alcune dichiarazioni durante il programma di Andrea Scanzi, era finita archiviata. 

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