Spagna, giallo sulla morte dello studente italiano in Erasmus: «Aveva coltello nel petto»

Spagna, giallo sulla morte dello studente italiano in Erasmus: «Aveva coltello nel petto»
di Erica Di Blasi
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Mercoledì 22 Marzo 2017, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 15:22

TORINO L’hanno trovato morto con un coltello conficcato nel petto. Secondo le prime indiscrezioni dovrebbe trattarsi di un suicidio. Era riverso nel letto del suo appartamento, a Valencia, in Spagna. A dare l’allarme sono stati due amici che vivevano con lui. Giacomo Nicolai, 24 anni, studente di Ingegneria in Erasmus, era originario di Fermo nelle Marche. Secondo quanto ricostruito dalla polizia spagnola, al momento delle tragedia il giovane era solo nella sua stanza e in casa non è entrato nessuna. Sulla porta non c’erano infatti segni di effrazione.

 

Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo dello studente. Secondo le prime indiscrezioni, il medico legale esclude la morte violenta per mano di terze persone. Sembra trattarsi più di un gesto volontario. Prima della coltellata fatale al cuore, ci sarebbero i segni di due tentativi sempre al petto. I familiari, sotto choc, appena ricevuta la notizia hanno preso il primo volo per la Spagna.

E proprio da Valencia, dirette a Barcellona, tornavano le 13 studentesse dell'Erasmus morte proprio un anno fa sull' autostrada, all'altezza di Tarragona. Nell'incidente - ieri si sono tenute le cerimonie in ricordo delle ragazze - persero la vita sette studentesse italiane. Le giovani morirono dopo che il bus su cui viaggiavano sbandò e si scontrò con un'auto. Tutte le vittime avevano più o meno vent'anni. In Spagna, intanto, non si è ancora chiusa l'inchiesta su questo tragico schianto.

L'inchiesta, che a dicembre era stata archiviata senza colpevoli, è stata riaperta dal ricorso dei famigliari delle vittime. Ma l'interrogatorio dell'autista, lo scorso 3 febbraio, non ha contribuito a far luce sulle cause dell'incidente. L'uomo si è limitato a sostenere di avere perso il controllo del mezzo, negando di essersi addormentato come aveva invece detto ai soccorritori.

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