Terremoto, Amatrice: cinquecento pasti per gli sfollati cucinati dai volontari della Misericordia

Terremoto, Amatrice: cinquecento pasti per gli sfollati cucinati dai volontari della Misericordia
di Sara Menafra
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Giovedì 25 Agosto 2016, 17:34 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 09:21
dal nostro inviato
AMATRICE Cinquecento pasti in una giornata, più l'assistenza a tutte le persone che sono alloggiate nella tendopoli di Sant'Angelo, in una delle tante frazioni attorno ad Amatrice, non lontano da Saletta quella più colpita dal terremoto. Qui, tra scosse che continuano a farsi sentire, e soccorsi che vanno e vengono le volontarie della Misericordia di Atripalda provano a cucinare per tutti. Oggi pasta al pesto e salsicce alla messicana, stasera pasta e ceci e insalata mista.

Antonella Carullo, consulente del lavoro in aspettativa, ha lasciato a casa una bambina piccola per venire qui: “Non sono preoccupata, è normale per i volontari correre qualche pericolo. Ma tutto sommato nel campo base siamo abbastanza tranquilli, e poi tra alcuni giorni verranno a darci il cambio”, la sua è la prima esperienza di emergenza vera con la protezione civile.
Giovanna Panarella invece, lo fa da dieci anni: “Ero anche all'Aquila e devo dire che tornare in una situazione simile con persone che hanno perso tutto è piuttosto brutto”. Nella vita fa la baby sitter ma il volontariato è sempre stato la sua passione: “Lo faccio da quando avevo 14 anni, ora ne ho 24. Credo che sia giusto dare una mano. Qui siamo in una situazione di emergenza ma nel nostro paese, Atripalda, ci occupiamo un po' di tutto, soprattutto dell'assistenza agli anziani in difficoltà. Chi ha bisogno di medicine, chi di misurare la pressione. Noi ci siamo sempre”. 
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