Nella circolare Gabrielli paragona la collaborazione degli organizzatori degli eventi, che dovranno fornire «un adeguato contributo ad integrazione delle misure pianificate», al «collaudato modello organizzativo previsto per le manifestazioni calcistiche». È un modello, viene sottolineato, che esalta «la partnership tra pubblico e privato, in un'ottica di gestione partecipata della sicurezza».
Per la sicurezza degli eventi (concerti, partite, intrattenimento vario) che attrarranno un numero elevato di persone occorrerà individuare «idonee aree di rispetto e/o pre-filtraggio» per controllare in modo mirato le persone, valutando anche, dove possibile, «l'adozione di impedimenti, anche fisici, all'accesso di veicoli alle aree pedonali». E per le forze dell'ordine che svolgeranno i servizi andranno prese «adeguate ed appropriate misure di autotutela, specie a salvaguardia della propria ed altrui incolumità».
La circolare chiede l'intensificazione, «con il massimo impegno, delle attività di prevenzione a carattere generale e di controllo del territorio», con l'attuazione di «attenti servizi di vigilanza, anche a largo raggio, presso le aree interessate e lungo gli itinerari».
Dovrà esserci una «pianificazione accurata dei servizi, attraverso puntuali sopralluoghi e verifiche congiunte, allo scopo di disciplinare tutte le attività connesse allo svolgimento dell'evento». Per la protezione dell'area interessata si dovranno disporre poi «attenti controlli con frequenti ed accurate ispezioni e bonifiche, soprattutto dei luoghi in cui più facilmente possono essere celate insidie, mediante l'ausilio di personale specializzato e di adeguate attrezzature tecnologiche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA