Venezia, stuprò la figlia minorenne, ma non va in prigione: «Reato prescritto»

Venezia, stuprò la figlia minorenne, ma non va in prigione: «Reato prescritto»
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Domenica 22 Ottobre 2017, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 16:29
Per lungo tempo, 20 anni fa, avrebbe a più riprese violentato la figlia, che all'epoca era solo una bambina. Non solo, in diverse occasioni l'avrebbe anche prestata ad alcuni suoi amici: abusi su abusi. Per quelle violenze l'uomo è stato condannato in primo grado a dieci anni di reclusione, ma la Corte d'Appello di Venezia ha dovuto pronunciare un verdetto di non luogo a procedere nei suoi confronti perché, ora, il reato è prescritto. Una conseguenza, questa, di una recente sentenza della Corte di Cassazione - la 28.953 dello scorso giugno - che di fatto ha accorciato i tempi della prescrizione per i reati di violenza sessuale commessi sui minori di anni 14: un'aggravante che la Suprema corte ha reso «meno pesante». E per lo stupratore - presente l'altro giorno alla lettura della sentenza, sicuro di farla franca - neppure un giorno di prigione. Il primo verdetto fu del Tribunale di Treviso, che condannò l'imputato a 10 anni di reclusione per avere ripetutamente abusato della figlia minorenne, a partire dal 1995, quando la bambina aveva solo 8 anni. L'uomo era separato e le violenze sarebbero avvenute soprattutto nei week end che la bambina trascorreva con lui, quando si ubriacava e diventava violento.
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