Assieme a Dorsa è stato eliminato anche suo fratello minore, di quindici anni, per aver accettato di sfidare un avversario israeliano, stato che l'Iran non riconosce. «Purtroppo, è accaduto ciò che non sarebbe dovuto accadere», ha sentenziato Pahlevanzadeh all'agenzia Fars News «I nostri interessi nazionali hanno la priorità su qualsiasi cosa». I provvedimenti sono stati immediati: «Come primo passo, a questi due verrà negato l'accesso a tutti i tornei che si svolgono in Iran» ha spiegato «E, in nome dell'Iran, verranno cacciati dalla nazionale di scacchi del paese».
Nessuno dei due fratelli ha commentato pubblicamente la notizia.
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