Trump a cena con la Clinton e il cardinale. «Hillary è corrotta», e il pubblico fischia

Hillary Clinton, il cardinale Timothy Dolan e Donald Trump
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Venerdì 21 Ottobre 2016, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 08:56
A meno di 24 ore dall'ultimo dibattito in tv dai toni molto aspri, il repubblicano candidato presidenziale Donald Trump e la rivale democratica Hillary Clinton si sono ritrovati alla tradizionale cena pre-elettorale organizzata Manhattan dalla Alfred and Smith Memorial Foundation, dove di solito si mette da parte la rivalità per prendere in giro se stessi e far ridere dell'avversario. Ma così non è stato. Separati a tavola solo dal cardinale arcivescovo di New York Timothy Dolan, e dopo essersi salutati con una gelida stretta di mano (quella che non c'era stata durante il confronto in televisione), Trump nel suo discorso si è lasciato andare anche a qualche insulto nei confronti della Clinton ed è stato sommerso di fischi.

Dopo aver ironizzato sul fatto che i partecipanti alla serata erano «la folla più grande della stagione» per la candidata democratica e che era la prima volta che l'ex first lady parlava a dirigenti d'azienda senza essere pagata, il tycoon ha raccolto la disapprovazione del pubblico quando ha definito «Hillary così corrotta che sarebbe stata sbattuta fuori dalla commissione sul Watergate». Ma Trump ha anche ottenuto qualche risata quando ha scherzato sulla gaffe della moglie Melania alla convention nazionale repubblicana nel mese di luglio (quando lesse parti di un vecchio discorso della first lady Michelle Obama): «Michelle Obama fa un discorso, e tutti l'adorano. Mia moglie Melania fa esattamente lo stesso discorso, e tutti le saltano addosso. Non capisco».

Ironia anche nel discorso della Clinton. «Il pubblico dovrebbe essermi grato perché generalmente prendo un sacco di soldi per discorsi come questo», ha detto la democratica.
Poi, riferendosi alle tante donne che hanno accusato Trump di averle molestate, la candidata democratica ha lanciato la sua frecciatina: «Quando le persone guardano la Statua della libertà, vedono un simbolo della nostra storia di Paese di immigrati. Lui vede un 4. Forse un 5 se lascia la torcia e il libro e si sistema i capelli».
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