Una mossa che rompe il protocollo seguito da Pyongyang che demanda iniziative del genere, di cordoglio o di felicitazioni a leader stranieri, a Kim Yong-nam, presidente del Presidium dell'Assemblea suprema del Popolo e capo dello Stato de facto. È il terzo messaggio di vicinanza fatto a suo nome da Kim dopo il primo inviato a Castro per i danni dell'uragano dell' ottobre 2012 e il secondo al presidente siriano Bashar Al-Assad per la morte di sua madre nel febbraio del 2016.
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