«È un peccato che un talento come Petry prenda questa decisione», ha commentato Alice Weidel, candidata alla cancelleria Afd. Del resto, ha proseguito Weidel in conferenza stampa, se l'Afd è passato da sondaggi che lo davano al 6% al risultato attuale del 13%, il merito maggiore è di Alexander Gauland. «Mi piacerebbe che Frauke Petry parlasse con noi», ha proseguito Weidel. «Sono mesi che non riusciamo a parlarci».
Si conclude così con una rottura pubblica il burrascoso rapporto tra la co-portavoce federale Petry e la nuova guardia del partito, rappresentata dai due candidati alla cancelleria Weidel e Gauland. L'altro portavoce federale, Joerg Meuthen, presente in conferenza stampa, si è scusato con i giornalisti per il comportamento della collega: «Mi dispiace, non era concordato».
Il giorno dopo il voto è anche quello in cui Afd corre a smorzare i toni da campagna: «La comunità ebraica non ha motivo di preoccuparsi», ha detto Gauland. «Non ho preso personalmente contatti con la comunità ebraica ma l'esistenza dello stato di Israele è un punto importante per noi e lo sosterremo».
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