La famiglia intanto implora aiuti per farle operare altrove: ma il trasferimento in Israele appare difficoltoso, anche per le relazioni tese fra il governo di Benyamin Netanyahu e l'Anp, mentre il valico di Rafah con il Sinai resta chiuso da tempo a causa dei continui combattimenti fra l'esercito egiziano e i sostenitori dell'Isis. Per ora i medici di Gaza si sforzano per tenere in vita almeno una delle due bambine.
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