Politica e affari, spazio alle donne arabe: una manager guiderà la Borsa saudita

Politica e affari, spazio alle donne arabe: una manager guiderà la Borsa saudita
di Simona Verrazzo
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Lunedì 20 Febbraio 2017, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 08:14
Donne da primato nei paesi arabi, dove volti femminili al vertice sono ancora troppo pochi e quelli che ci sono fanno ancora troppo poca notizia. Dalla politica all'economia, dalla letteratura allo sport: ogni nomina è una conquista. Le ultime due arrivano dall'Egitto e dall'Arabia Saudita e sono scelte destinate a lasciare un segno, anche al di là dei confini nazionali. Nel rimpasto di governo dei giorni scorsi, in Egitto sono stati nominati nove nuovi ministri e anche cinque nuovi governatori, tra cui Nadia Abdou, prima donna nella storia del paese a ricoprire questa carica.

SENZA VELO
Classe 1944, laurea in ingegneria chimica, da sempre rigorosamente senza velo, per lei il non semplice compito di guidare la provincia di Buhayra, nella regione nord-occidentale del delta del Nilo, una delle più popolose dell'Egitto. A sceglierla è stato il presidente Abd al-Fattah al-Sisi, dopo che dal 2013 ne è stata la vice-governatrice. Prima di dedicarsi alla politica è stata per dieci anni, dal 2002 al 2012, alla guidata dell'Alexandria Drinking Water Company, con l'importante incarico di gestire le preziose e sempre poche risorse idriche locali. Tra i principali punti del suo programma, il rilancio della città di Rosetta (Rachid in arabo), celebre in tutto il mondo per la sua stele conservata al British Museum di Londra, puntando su turismo e tecnologia. Saputa la notizia, Nadia si è detta onorata della nomina, spiegando che l'attendeva e che continuerà a fare il suo lavoro che ben conosce.

NELLA STORIA
Ancora più eco ha avuto la decisione arrivata dall'Arabia Saudita, dove Sarah al Suhaimi è la prima donna scelta per guidare la Borsa valori (Tadawul), in un paese l'unico al mondo in cui le donne non possono invece guidare la macchina o la moto e che soltanto nel dicembre del 2015 hanno potuto votare ed essere elette. Una nomina storica, come è stato sottolineato da tutti i media arabi, poiché Tadawul è la più importante Borsa valori della regione, che si trova nel paese tra i primi produttori al mondo di petrolio. Lei è uno dei volti femminili più famosi del regno, già prima donna alla guida di una banca, la National Commercial Bank Capital (Ncb Capital), una delle più grandi del paese con asset per 12 miliardi di dollari, di cui è stata scelta come Ceo nel 2014.

Sarah è stata eletta dal consiglio di amministrazione della Borsa valori che comprende rappresentanti della Banca centrale, ministero delle Finanze e del Commercio, secondo quanto riferito da Tadawul in un comunicato stampa. Poche le notizie su di lei: 38 anni, laurea all'università di Riad, nel 2015 ha concluso il General Management Programme ad Harvard, negli Usa. La sua scelta rientra nel solco del programma Vision 2030, lanciato lo scorso anno, con l'obiettivo di raggiungere l'indipendenza economica dal petrolio. Anche per lei il compito non sarà facile, poiché presiederà una delle più importanti piazze finanziarie del mondo arabo in un momento particolarmente critico: con il crollo del prezzo del petrolio degli ultimi due anni, il regno ha avviato una serie di aperture nel mercato finanziario interno e nel 2018 è prevista la quotazione del 5% del colosso energetico Aramco.

La scelta di una donna alla guida di Tadawul è per l'Arabia Saudita anche un segnale di cambiamento sociale, in un paese dove vige il wahhabismo, la versione ultra-ortodossa della legge coranica, che impone una rigida separazione tra i sessi in ogni settore della vita pubblica. E c'è molta attesa per vedere come lei saprà essere presente in un mondo maschile quale è quello della finanza.

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