Costruito nel 2015 nella fase più acuta della crisi dei migranti, Idomeni doveva ospitare originariamente 2mila persone per brevi periodi, in attesa di attraversare il confine e proseguire il loro viaggio verso il nord Europa, attraverso la Macedonia e i Balcani.
Con la progressiva chiusura della rotta balcanica, il numero dei migranti è salito fino ai circa 12mila registrati a marzo, quando il confine con la Macedonia è stato definitivamente sbarrato. La maggior parte dei migranti bloccati a Idomeni, nonostante le difficili condizioni del campo, si erano finora rifiutati di essere ricollocati in strutture più adeguate, nella speranza di potere in qualche modo proseguire il viaggio verso nord.
© RIPRODUZIONE RISERVATA