Sud Corea, tangenti e abuso di potere: i procuratori chiedono l'arresto dell'ex presidente Park

Sud Corea, tangenti e abuso di potere: i procuratori chiedono l'arresto dell'ex presidente Park
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Lunedì 27 Marzo 2017, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 22:28
I procuratori sudcoreani hanno chiesto oggi l'arresto dell'ex presidente Park Geun Hye per le accuse di corruzione che hanno portato alla sua destituzione il 10 marzo scorso. «Molte prove sono state finora raccolte, ma visto che l'accusata nega gran parte delle accuse, vi è la possibilità che possa distruggere altre prove», è stato dichiarato dalla procura di Seul che ha accusa Park per «tangenti, abuso di potere, diffusione di segreti di stato». «Non sarebbe giusto non chiedere un mandato d'arresto considerando che la sua complice Choi Soon-sil e funzionari governativi che hanno seguito i suoi ordini e le persone che hanno versato le tangenti sono tutti stati arrestati», conclude la dichiarazione.

La scorsa settimana la 65enne Park, che è stata la prima donna eletta presidente in Corea del Sud, è stata interrogata per 14 ore dai procuratori. Durante l'interrogatorio, si è scusata con il popolo sudcoreano e si è impegnata a cooperare «sinceramente» con i giudici. 
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