Il tunisino era sotto sorveglianza con il sospetto di essere un estremista islamico, ma le autorità tedesche non avevano prove sufficienti per arrestato per terrorismo. Un file a suo nome è stato creato il 17 gennaio scorso, dunque un mese dopo l'attacco, ma, secondo il procuratore, sarebbe stato retrodatato al primo novembre, citando solo piccoli reati legati alla droga. Jost ha tuttavia tenuto a precisare che, nonostante questo, «non è giustificata una generalizzata e indifferenziata condanna della polizia».
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