Uragano Matthew fa strage ad Haiti: 842 morti. Emergenza anche negli Usa

Uragano Matthew fa strage ad Haiti: 842 morti. Emergenza anche negli Usa
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Venerdì 7 Ottobre 2016, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 08:31

Matthew lambisce la Florida e perde potenza anche se spaventa ancora gli Stati Uniti. Mentre la conta dei morti ad Haiti sembra inarrestabile: passato l'uragano, diventa sempre più chiaro lo scenario di devastazione lasciato sull'isola. L'ultimo bilancio è di 842 morti, ma i numeri sembrano drammaticamente destinati a crescere di ora in ora, con le autorità locali che temono migliaia di vittime perché alcune delle aree più colpite dalla tempesta sono ancora irraggiungibili per i soccorritori.

Gli operatori umanitari raccontano un Paese in ginocchio, alle prese con la più grave crisi umanitaria dai tempi del terremoto del 2010. Persino il presidente Usa Barack Obama ha lanciato un appello agli americani invitandoli ad aiutare il più possibile la popolazione dell'isola caraibica. Obama si è poi rivolto nuovamente ai residenti delle zone degli Stati Uniti interessate dall'uragano e ha quasi implorato loro di evacuare laddove richiesto dalle autorità.

«C'è il rischio che l'uragano si rafforzi - ha detto - e il pericolo maggiore ora sono le inondazioni». «Non è finita». Nel frattempo c'è stata la prima vittima in Florida. Si tratta di una donna di 58 anni morta nella notte tra giovedì e venerdì per arresto cardiaco: i soccorsi non sono arrivati per il maltempo. Anche se per ora è stato scongiurato l'impatto diretto sul sud della Florida ed è tornato di 'categoria 3', Matthew prosegue la sua corsa verso nord, mentre il Sunshine State è alle prese con le inondazioni.

Il rischio maggiore in queste ore è per Jacksonville, dove alcune zone sono già state allagate. Quasi un milione di abitazioni sono rimaste senza energia elettrica e circa 4.500 voli sono stati cancellati nei tre Stati interessati dal percorso dell'uragano: oltre alla Florida, la Georgia e la South Carolina. In quest'ultima, spiegano gli esperti, il livello delle acque potrebbe salire di oltre 3 metri e mezzo nelle prossime ore. Dopo gli appelli dei governatori, anche il direttore del centro uragani Richard Knabb ha deciso di uscire allo scoperto per convincere chi ancora solleva dubbi sulla pericolosità dell'uragano, in particolar modo ora che non c'è stato un impatto diretto.

«Solo perché si muove al largo della costa - ha detto - non significa che non possiate essere coinvolti. Diventerà molto peggio prima che si veda l'opportunità di un miglioramento». Intanto dove possibile è iniziata la stima dei danni. Matthew potrebbe rivelarsi tra gli uragani più costosi della storia degli Stati Uniti. Secondo quanto riferisce la Cnn, infatti, sono a rischio circa 200mila abitazioni. E se l'uragano passerà a 'categoria 1', la stima per riparare i danni o ricostruirle ammonterebbe a 43 miliardi di dollari. Se invece resterà 'categoria 3', rappresentando un pericolo per altre 300mila case, i costi aggiuntivi sarebbero di altri 60 miliardi di dollari, superando così in totale i cento miliardi di dollari. Secondo altre fonti di stampa americane, per le assicurazioni sarebbe un vero e proprio salasso, con perdite che oscillerebbero tra i 25 ed i 30 miliardi di dollari.


 

 




L' uragano ha sfiorato anche Cape Canaveral e il Kennedy Space Center della Nasa, con venti sostenuti a 90 chilometri orari, e raffiche di 172 chilometri orari causando lievi danni. Attualmente si sta muovendo in direzione nord-nordest e domani dovrebbe arrivare vicino alle coste di Georgia e Sud Carolina. 

Matthew potrebbe rivelarsi tra gli uragani più costosi della storia degli Stati Uniti. Secondo quanto riferisce Cnn, infatti, sono a rischio circa 200mila abitazioni e se l' uragano passa a categoria 1, la stima per riparare i danni o ricostruirle ammonterebbe a 43 miliardi di dollari. Se invece resta categoria 3, rappresentando un pericolo per altre 300mila case, i costi aggiuntivi sarebbero di altri 60 miliardi di dollari, superando così in totale i cento miliardi di dollari. 

Secondo altre fonti di stampa americane, per le assicurazioni sarebbe un vero e proprio salasso con perdite che oscillerebbero tra i 25 ed i 30 miliardi di dollari Nel 2005, Katrina fece oltre 153 miliardi di dollari di danni
oltre a più di 1800 morti. Finora è l' uragano più costoso della storia degli Stati Uniti. Nel 2012 Sandy fece danni per
quasi 68 miliardi di dollari. È il secondo più costoso. 

Oxfam intanto denuncia la «gravissima devastazione» seminata dall' uragano Matthew ad Haiti, soprattutto nel sud del Paese, dove continua a crescere il numero delle vittime e degli sfollati. Camilla Stecca, dell'ufficio emergenze umanitarie di Oxfam Italia, spiega che «la più grande urgenza al momento è fornire alla popolazione acqua potabile per prevenire la diffusione di malattie, così come cibo e altri beni essenziali. Nel lungo periodo temiamo una vera esplosione dei casi di colera e di malnutrizione dovuta alla perdita dei raccolti. C'è inoltre il rischio che a causa delle inondazioni si verifichino casi di malaria e dissenteria a cui i primi ad essere esposti sono le donne incinte e i bambini. In questo quadro è perciò necessario che la comunità internazionale si mobiliti prima possibile a sostegno della popolazione haitiana».



 

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