Trump spaventa gli italiani: addio sogno americano

Trump spaventa gli italiani: addio sogno americano
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Giugno 2017, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 10:53

Addio "sogno americano" per molti italiani. Nelle settimane passate avevano lanciato l'allarme i tour operator, che hanno invitato i turisti a recarsi ancora negli Stati Uniti, "nonostante" Trump. Ma i primi mesi della presidenza-Donald avrebbero avuto anche un altro effetto: il 39% degli italiani non ambisce più a trasferirsi negli States per motivi di studio o di lavoro proprio a seguito dell'elezione del nuovo presidente e delle prime scelte compiute da Trump, a partire dal bando sui viaggi. In particolare, coloro che hanno fornito questa risposta non considerano gli attuali Stati Uniti come un Paese aperto né una meta ambita per studiare, lavorare e avere un futuro.
 

 


Ad essere influenzati negativamente dall’avvento della nuova presidenza sono soprattutto i giovani fra i 25 e i 34 anni (il 45% di loro), ovvero la fascia di età più interessata alla prospettiva di un prossimo futuro americano. E' il risultato di una ricerca condotta dal Monitor Aga, in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora. «Il nuovo inquilino della Casa Bianca - si spiega - sembra preoccupare leggermente di più le donne, affermando che la nuova presidenza influisce negativamente sulla propria visione degli Stati Uniti per il 73% delle donne contro il 69% degli uomini. Ne scaturisce un complessivo 71% degli intervistati che considera la presidenza di Trump un fattore negativo per l’immagine del Paese».

Il cambiamento della percezione degli Stati Uniti come possibile meta non si riferisce unicamente ad una prospettiva di medio o lungo periodo, ma anche alle prossime vacanze: la presidenza Trump, infatti, influisce nella scelta degli Stati Uniti come destinazione turistica preferita per il 26% degli intervistati. Le risposte variano lungo lo stivale: i più condizionati dall’attuale presidenza risultano essere i fiorentini (39%) e i palermitani (34%), mentre sono meno influenzati a Bari e a Napoli (25%). Il trend italiano è in linea con quanto recentemente evidenziato a livello globale da Expedia che nel corso dei primi tre mesi dell’anno ha osservato un calo delle prenotazioni verso gli Stati Uniti, un aspetto confermato anche dal World Travel and Tourism Council che prevede per il 2017 un calo dello 0,5% del settore turismo negli Usa rispetto al 2016.

© RIPRODUZIONE RISERVATA