Secondo i termini della Costituzione venezuelana, le elezioni per governatori e sindaci dovevano svolgersi entro lo scorso dicembre, ma il Cne le aveva già posticipato fino a giugno, giustificando il ritardo per la richiesta di referendum contro Maduro presentata l'anno scorso dall'opposizione, poi annullata dalla Corte suprema per presunte irregolarità. L'ex candidato presidenziale dell'opposizione, Henrique Capriles, ha respinto le dichiarazioni della responsabile del Cne, in una serie di messaggi su Twitter in cui ha scritto che «il popolo venezuelano non vuole la truffa costituzionale di Maduro e non la accetta», e ha aggiunto che «risulta difficile trovare una faccia tosta che abbia preso tanto in giro il nostro popolo quanto la signora Lucena».
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