Venezuela, l'azienda del conteggio voti: «Manipolati i dati dell'affluenza». I tecnici portati all'estero per sicurezza

Venezuela, l'azienda del conteggio voti: «Manipolati i dati dell'affluenza». I tecnici portati all'estero per sicurezza
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Mercoledì 2 Agosto 2017, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 16:44

Elezioni truccate. I dati della partecipazione all'elezione dei membri dell'Assemblea Costituente, domenica in Venezuela, sono stati «manipolati». Lo denuncia l'azienda SmartMatic, la società che ha fornito il supporto informatico nelle operazioni di conteggio dei voti. «Basandoci sulla solidità del nostro metodo, sappiamo, senza il minimo dubbio, che» le cifre «della partecipazione all'elezione dell'Assemblea costituente nazionale sono state manipolate», ha sostenuto la società in una conferenza stampa a Londra, alla quale ha partecipato il Ceo di SmartMatic, Antonio Mugica.

Le dichiarazioni arrivano dopo che le autorità elettorali venezuelane hanno annunciato che si sono recati alle urne 8,1 milioni di persone, pari al 41.43%. Secondo la società, tra i dati citati dalle autorità e quelli reali ci sarebbe «uno scarto di almeno un milione di voti» in meno. La società fornisce dal 2004 il supporto informatico nei servizi elettorali del Venezuela, compresa l'elezione di domenica scorsa nella quale però - fa notare la società - non erano presenti osservatori dell'opposizione, considerati fondamentali nella vigilanza e per il rispetto della correttezza del voto. 

Una ventina di tecnici della Smartmati sono stati portati fuori dal Paese, prima che i responsabili dell'azienda annunciassero la manipolazione dei dati. Lo ha rivelato su Twitter il segretario del sindacato nazionale della stampa venezuelana, Marco Ruiz, precisando che la decisione è stata presa «per motivi di sicurezza». Julio Borges, presidente del Parlamento venezuelano, ha annunciato che un gruppo di deputati si recherà oggi alla sede della Procura Generale per esigere un'inchiesta penale contro i responsabili del Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) per aver diffuso «risultati falsi» riguardo all'affluenza nelle elezioni per l'Assemblea Costituente di domenica scorsa.

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