60 anni dai Trattati di Roma: dalla Sanità al roaming, così è cambiata la nostra vita

6 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Marzo 2017, 06:00
Forse non ci avete mai pensato, ma le scelte europee incidono profondamente sulla quotidianità: ecco qualche esempio 

Schede a cura di Luca Cifoni, Carla Massi e Benedetto Saccà

TRASPORTI
Treni e aerei, prezzi giù grazie alla concorrenza

Nel settore dei trasporti, l’Unione europea sta dispiegando uno dei più ambiziosi programmi di apertura alla concorrenza. Dal punto di vista dell’utente, questo processo - laddove attuato - ha già garantito una significativa riduzione dei prezzi. Ad esempio per quanto riguarda l’Italia, nel recente rapporto della Commissione sulmercato ferroviario viene evidenziato che la Roma-Milano, grazie alla concorrenza tra Trenitalia e Italo, detiene il primato del prezzo più basso tra le analoghe tratte ad alta velocità (5 centesimi a chilometro nel caso di un viaggio prenotato con una settimana di anticipo). Nei cieli la progressiva liberalizzazione, dagli anni Novanta in poi, ha cambiato completamente lo scenario generando il fenomeno delle low cost. 

TELEFONI
Addio al roaming, costi uguali nel continente 

Sessant’anni fa telefonare in un altro Paese europeo era costoso e anche piuttosto complicato. La teleselezione internazionale non era disponibile e bisognava chiedere ad una centralinista di essere messi in contatto con il numero desiderato. Oggi, in uno scenario tecnologico completamente cambiato, la maggior parte delle comunicazioni avvengono non più con il telefono fisso ma con il cellulare, a prezzi che negli anni sono scesi notevolmente. Proprio tra poche settimane, nel mese di giugno, dovrebbe essere completato l’addio al roaming tra operatori, così come è stato applicato finora, e ai conseguenti costi aggiuntivi per gli operatori. Dunque chiamare Roma da Berlino costerà come se la telefonata avvenisse all’interno della Capitale stessa.

BANCHE
Area unica dei pagamenti bonifici diretti in 1 giorno

Non avrebbe molto senso avere una moneta unica e allo stesso tempo sistemi differenziati per inviare denaro da un Paese all’altro. Dal 2014 questo non avviene più, non solo all’interno dell’area euroma anche negli altri 10 Stati dell’Unione e in ulteriori 5 (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato diMonaco, Svizzera) che effettuano pagamenti in euro. Con il bonifico Sepa (Single euro payments area) trasferire una somma ad esempio dall’Italia alla Francia ha un costo uguale a quello di un bonifico nazionale e quindi di fatto è gratis con diversi sistemi di banking online. Inoltre l’esecuzione è più facile: va bene in tutti i casi un Iban styandard, non bisogna più indicare il vecchio codice Bic. Anche i tempi sono unificati e di regola non superano un giorno.

PROFESSIONI
Fare l’esame in Spagna ed essere avvocato in Italia

In Europa c’è un principio generale: i lavoratori possono spostarsi liberamente all’interno dell’Unione per esercitare la propria attività. Nel caso delle professioni, questo diritto incontra alcune limitazioni per i diversi sistemi di regolamentazione da un Paese all’altro. Ma negli ultimi anni la normativa europea ha spinto verso una sempre maggiore apertura. In alcuni casi il riconoscimento della qualifica professionale è automatico, in altri occorre presentare una domanda. I cittadini europei sono comunque sempre più consapevoli di questi meccanismi, che a volte sono stati usati anche per aggirare normative nazionali percepite come ostiche: è il caso dei moltissimi giovani italiani che hanno sostenuto l’esame professionale in Spagna per poi farsi riconoscere come avvocato in Italia. 

TUTELA CONSUMATORI
Due anni di garanzia e il diritto di ripensarci

Riparazione, sostituzione o rimborso per i prodotti difettosi o che non funzionano come illustrato nella pubblicità, per un periodo di due anni. È la garanzia europea, che spetta per gli acquisti all’interno dell’Unione. Il termine di due anni va considerato un minimo, perché le normative nazionali possono prevedere periodi più lunghi. Regole particolari valgono per gli acquisti fatti on line oppure telefonicamente: in questo caso, nell’ambito della stessa garanzia, c’è anche il diritto di cambiare idea entro 14 giorni, e quindi restituire quel che si è comprato ottenendo indietro il proprio denaro. Non è necessario giustificare in alcun modo la decisione. Ci sono però alcune eccezioni al diritto di ripensamento: ad esempio i biglietti aerei e ferroviari o quelli dei concerti.

SANITÀ
L’assistenza è gratuita anche oltre confine

I cittadini che si spostano per lavoro, studio o per altri motivi possono avere assistenza sanitaria alle stesse condizioni in tutti i Paesi dell’Unione europea: ovvero fondamentalmente inmodo gratuito, salvo le eventuali forme di partecipazione alla spesa (come i ticket). Per utilizzare effettivamente questa possibilità è necessario poter attestare all’estero il fatto di essere titolari di assistenza nel Paese di provenienza: questo avviene conmodalità e documenti diversi a seconda dei motivi del soggiorno all’estero (studio, lavoro, pensionati che trasferiscono la residenza e così via). In Italia questa attestazione viene rilasciata dalla Asl di appartenenza. È bene comunque ricordare che tra i vari sistemi sanitari esistono delle differenze che possono condizionare l’erogazione delle cure. 

SICUREZZA ALIMENTARE
Controlli e tracciabilità dalla fattoria alla tavola

Il sistema che ogni giorno garantisce la sicurezza del nostro cibo è stato “costruito” nel corso dell’ultimi venti anni grazie ad una serie di leggi e regolamenti europei che l’Italia ha recepito. Ogni anno, nel nostro Paese, si consumano 60 miliardi di pasti. Di questi circa trecentomila tra ristoranti, pizzerie, bar e mense. La politica dell’Europa per la sicurezza alimentare riguarda l’intero ciclo, dalla fattoria alla tavola. Dalle coltivazioni, aimangimi per gli animali, alla trasformazione, all’etichettatura, alla tracciabilità del prodotto. Fino alla distribuzione. Se in un Paese si rileva un allarme questo viene diffuso, quasi in contemporanea, in tutta Europa: può essere bloccato un singolo lotto oppure ritirati tutti i prodotti che si trovano nei depositi e nei negozi. 

PIATTAFORME DIGITALI
Da un Paese all’altro portando musica e film 

La novità non è ancora pienamente operativa,ma lo diventerà entro la fine dell’anno: gli abbonati ad una piattaforma digitale come Sky o Netflix potranno avere accesso liberamente, in qualsiasi Paese europeo si trovino, ai contenuti per i quali hanno pagato: musica, film, serie tv, eventi sportivi e altro. Cade insomma una barriera anche nel settore della cultura e dell’intrattenimento: finora il diritto a fruire del servizio veniva meno con il passaggio da un Paese all’altro. Per i consumatori non ci sarà nessun tipo di costo aggiuntivo. Le nuove regole comprendono anche la tutela del diritto d’autore e ci saranno quindi verifiche da parte dei fornitori di contenuti per evitare abusi o frodi. 

BREVETTI
Maggiore competitività e risparmi fino al 78% 

Una sola procedura, e quindi una significativa riduzione dei costi, per le aziende e gli inventori che vogliono brevettare in Europa il frutto delle proprie ricerche e del proprio ingegno. I risparmi sono sostanziali in particolare per quanto riguarda i costi di traduzione e quelli di deposito: secondo alcune stime il beneficio per le imprese potrebbe essere intorno al 78 per cento. Per l’Europa nel suo insieme questo processo, che è ancora in via di completamento, garantisce una maggiore competitività nei rapporti con Stati Uniti Giappone e altri Paesi extra-europei. Dal punto di vista istituzionale è un classico esempio di cooperazione rafforzata: finora hanno aderito 25 Paesi su 28. 

CALCIO
Salta il tetto al numero degli stranieri in squadra

L’Europa ha cambiato lo sport, si ripete da decenni. O, forse, lo sport ha cambiato l’Europa. Certamente della mutazione profonda si è avuta una dimostrazione lampante un giorno della scorsa primavera. Era il 22 aprile del 2016, e allo stadio di Milano si affrontavano in Serie A l’Inter e l’Udinese. Bene, dei 22 calciatori titolari, tutti e 22 erano stranieri. Nessun italiano. Rivoluzionaria, nel calcio, si è dunque rivelata la sentenza Bosman del 1995, che ha proibito alle leghe nazionali dei paesi dell’Unione di porre un tetto al numero di calciatori stranieri. Quanto al basket, è stata la Convenzione di Cotonou del 2000 a riscrivere il futuro: così i giocatori provenienti dai Caraibi, dell’Africa e dal Pacifico ora sono considerati alla stregua dei cittadini dell’Unione sotto un profilo contrattuale. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA