Attivista querelato a Napoli da M5S, Casaleggio: «Mai fatturato nulla per M5S»

Processo per diffamazione
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Lunedì 9 Ottobre 2017, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 16:07
Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista, del Movimento Cinque Stelle, si sono recati nel Tribunale di Napoli Nord, ad Aversa (Caserta), per il processo per diffamazione contro l'ex attivista Angelo Ferrillo. Casaleggio è parte civile e in lista testi c'erano anche il vice-presidente della Camera Luigi Di Maio e il leader del M5S Beppe Grillo, che però non si sono presentati. Di Maio ha presentato formale giustificazione.

Nel gennaio 2015 Gianroberto Casaleggio - morto il 12 aprile 2016 - presentò una querela dopo un post apparso nell'ottobre 2014 su Facebook in cui Ferrillo, in una discussione con altri utenti sulla politica, scriveva
«mi sto preparando a fare le valigie per espatriare visto che il futuro di questo Paese è in mano a un fallito e truffatore con sede legale a Milano».

«La Casaleggio Associati ha sempre gestito le primarie del Movimento Cinque Stelle, ma per spirito di servizio, non in base ad un contratto.
La società non ha mai fatturato nulla per il Movimento
». Lo ha dichiarato, al giudice monocratico presso il tribunale di Napoli Nord, Davide Casaleggio, figlio dell'ideologo del M5S Gianroberto, deceduto ad aprile 2016.

Casaleggio jr ha risposto in aula durante il processo per diffamazione che il padre intentò nel 2015 contro l'ex attivista grillino Angelo Ferrillo, ex candidato alle Regionali che fu espulso dopo aver passato il primo turno, a causa di alcune frasi scritte su facebook e ritenute diffamatorie da Casaleggio padre. Ferrillo non citava espressamente Casaleggio.
«Ritengo che le offese fossero rivolte a mio padre» ha però spiegato Davide.
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