Ma sul tema si è scatenata l'opposizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e del Senato stesso, che ha fatto sapere di non aver concesso il patrocinio alla proiezione. «La mia è una posizione di estrema contrarietà, così come c'è l'indignazione di tutta la comunità scientifica nazionale e internazionale intorno a ciò che è propagandato da questo documentario», aveva dichiarato Lorenzin.
Dal ministro arriva quindi l'esortazione a prestare attenzione alle conseguenze che l'iniziativa potrebbe avere: «stiamo molto attenti - afferma Lorenzin - abbiamo già avuto la lezione di stamina». Sui vaccini, avverte il ministro, «è in ballo la salute e la vita di milioni di persone».
«Condivido pienamente il timore sui danni alla salute che potrebbero essere provocati da teorie improvvisate e respinte dalla comunità scientifica internazionale e, senza alcun intento censorio, proverò a convincere gli organizzatori a valutare i possibili rischi per i cittadini di campagne antiscientifiche e di disinformazione come questa. Ho sempre seguito i consigli del mio medico di famiglia, e invito i cittadini a fare altrettanto con fiducia», ha invece dichiarato il presidente del Senato Pietro Grasso.
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