Gentiloni agli studenti: «Dobbiamo essere ottimisti: il nostro è un grande Paese»

Gentiloni agli studenti: «Dobbiamo essere ottimisti: il nostro è un grande Paese»
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Sabato 18 Febbraio 2017, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 09:05
In poco più di due ore ha incontrato il governatore Francesco Pigliaru e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, ha fatto una passeggiata con il sindaco Massimo Zedda, ha firmato la prima convenzione relativa al bando «periferie» per un valore di 26 milioni e ha risposto alle domande degli studenti del Liceo classico «Siotto Pintor». È stata breve ma intensa la visita di Paolo Gentiloni a Cagliari. Il presidente del Consiglio ha lasciato l'Aula Magna del Siotto, storico istituto del quartiere Sant'Avendrace e oggi teatro dell'accordo, intorno alle 12.30, non prima di aver esortato i 300 giovani in sala ad avere più speranza nel futuro: «Dobbiamo essere tutti un pò più ottimisti, mi rendo conto che in condizioni di incertezza, angoscia e preoccupazione, questo non è facile, ma non dimentichiamo mai che siamo un Paese di risorse, qualità e capacità straordinarie e se ci impegniamo e collaboriamo con onestà, possiamo avere dei risultati».

Il premier è sbarcato in Sardegna alle 10.15 per siglare con il primo cittadino di Cagliari la convenzione sul progetto «Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza del quartiere di Sant'Avendrace». Prima di approdare al Siotto ha seguito il sindaco in un breve tour nelle strade più vicine con tappa alla «Grotta della vipera». «Questa è la prima di 120 firme che riguardano la riqualificazione di quartieri delle nostre città - ha detto Gentiloni - sinora sono stati finanziati 24 progetti, gli altri lo saranno nelle prossime settimane. È un investimento in parte pubblico, in parte privato». Il senso dell'impegno del governo è quello di «evitare la distruzione delle periferie dove invece, come dice Renzo Piano, bisogna fare un'operazione di ricucitura, lavorando su ciò che già esiste, rendendole migliori», ha sottolineato il premier. E poi quello di «accorciare le distanze, diffondere il benessere e la qualità in tutto il nostro territorio. C'è molto bisogno di ridurre gli squilibri, ridurre le diseguaglianze non solo nei punti di eccellenza ma in tutto il nostro Paese».

Rispondendo alle domande degli studenti, Gentiloni ha ribadito «l'importanza di un tema delicato come quello dell'edilizia scolastica, sul quale - ha detto - dobbiamo impegnarci ancora di più, senza dimenticare che esiste un pezzo di Italia in cui ragazzi come voi hanno a che fare con ripetute scosse di terremoto». Sul problema lavoro: «Il sistema dell'industria fa fatica, certamente lavoriamo per difendere l'industria, ma consapevoli che il futuro comporta una transizione verso meccanismi produttivi diversi, in Sardegna legati soprattutto alla sua vocazione turistica».

Concetti ribaditi anche poco prima con i sindacati.
In aeroporto il premier ha avuto un colloquio anche con il governatore Pigliaru: vertenza accantonamenti e sanità, riqualificazione de La Maddalena, accelerazione sulla chimica verde a Porto Torres e sulle dismissioni delle servitù militari, sono stati i temi discussi.
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