Il presidente del Senato vola alto anche se poi dice di non dare ancora per persa l’approvazione dello ius soli e plaude alla approvazione del biotestamento. Nulla però aggiunge al suo ruolo di leader che tra breve lo porterà a discutere di collegi e posti i lista con Speranza, Fratoianni, Civati ma soprattutto con D’Alema e Bersani.
“Per la prossima campagna elettorale mi auguro che lo stile e gli atteggiamenti saranno misurati e rispettosi pur nella diversità delle opinioni e nella radicale differenza dei programmi che ciascuna forza politica proporrà ai cittadini”, aggiunge Grasso auspicando si possa “ costruire un dibattito senza strumentalizzazioni e incentrato sui contenuti, avremo una campagna elettorale appassionata ma leale. “D'altro canto - aggiunge - soffiare sulla paura, delegittimare gli avversari e alimentare la rabbia e la sfiducia non può che rendere tutto il nostro Paese, a prescindere da chi raccoglierà il maggior numero dei consensi, più fragile e diviso”.
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