Grillo: «Il 4 marzo votate noi, i peggiori»

Il primo appello al voto via blog
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Lunedì 19 Febbraio 2018, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 20:03
È il primo messaggio elettorale di Grillo, il primo appello al voto. È comparso domenica notte sul suo blog. 
«Oggi c'è l'occasione, il 4 di marzo. Dunque io, ogni volta, ogni tanto, viene fuori questa storia che prendevo dei soldi in nero. Pensate cosa abbiamo passato noi in Piazza Martinez dal '76 all'81, andavamo in dieci persone, dieci amici, due volte al giorno per cinque anni in un bar, che si chiamava Bar Lux, all'incrocio tra Piazza Martinez e via G.B. D'Albertis, dove Alberto non ci ha mai fatto uno scontrino, mai uno scontrino. Quindi io come mi potevo difendere? Ed ecco perché io sono andato da Berlusconi a dirgli:
«Dammi dei soldi in nero, sennò non posso lavorare, devo pagare quello al bar».

E lui giustamente ha detto:
«Io non posso fare una cosa così, io sono una persona morale, non posso assolutamente neanche pensare di evadere le tasse o di fare delle truffe sulle tasse», racconta l'ex comico e Garante del Movimento. «E poi questi qui, io che nell'80 prendevo il nero; quindi l'occasione quale è? È che oggi gli italiani hanno un'occasione straordinaria, finalmente di non votare più il meno peggio ma votare i peggiori! Quelli di onestà, onestà e poi nell'81 prendevano i soldi, quell'altro diceva la beneficenza e ne faceva meno.
Siamo i peggiori. Allora, la grande occasione è: basta votare il meno peggio ma votate veramente i peggiori, che siamo noi, quelli dell'onestà, ci siamo finti onesti invece vedi che dentro abbiamo dato meno di quello che dovevamo dare alle piccole imprese. Prendevamo del nero negli anni '80, facevamo delle cose terribili! Quindi, diventate tutti del Movimento 5 Stelle», afferma Grillo.


E sul caos restituzioni: «La gente penserà che ci siamo tolti pochi rimborsi, che il rimborso che chiamano rimborso poi era una donazione, era una sindrome compulsiva di donazione retroattiva, l'ho detto anche in un piccolo filmato, cioè, dai una beneficenza, invece di dare 10 ti tieni 2 per le spese». 
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