Grillo: rispondo solo dei post che firmo. E il leader si sfila dal blog pentastellato

Grillo: rispondo solo dei post che firmo. E il leader si sfila dal blog pentastellato
di Stefania Piras
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Giovedì 16 Marzo 2017, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 21:59
È lui o non è lui? Il dilemma alla Ezio Greggio riassume bene il paradosso scoperchiato dal Pd sul blog di Beppe Grillo, che di Beppe Grillo non è. O almeno questo è quello che sostiene il fondatore del M5s che così si è difeso da una querela intentata dai democratici per un post diffamatorio comparso sul sito Beppegrillo.it. «Il pezzo oggetto della querela del Pd era un post non firmato, perciò non direttamente riconducibile al sottoscritto. Nessuno scandalo. Se non il rosicamento del Pd per aver per il momento perso la causa», taglia corto il leader 5Stelle. «Hanno le polizze a loro insaputa, i blog a loro insaputa, le mail a loro insaputa. Ci vuole responsabilità!», replica Matteo Renzi. Ma di chi è, davvero, il blog di Grillo?

EREDITÀ CASALEGGIO
Il sito è la creatura che custodisce le vestigia del sodalizio tra il'ex comico e Gianroberto Casaleggio. Quest'ultimo aveva immaginato la totale disintermediazione della politica attraverso il blog intitolato all'amico Beppe. Il dominio beppegrillo.it, In realtà, è stato registrato nel 2001 dal modenese Emanuele Bottaro. A lui infatti arrivò cinque anni fa una querela e a difenderlo scese in campo l'avvocato Enrico Grillo, parente del comico. Ora lo stesso boomerang legale si abbatte su Beppe Grillo in persona che il Pd attraverso il tesoriere Francesco Bonifazi vorrebbe trascinare in tribunale per diffamazione per alcune frasi ritenute offensive e non firmate sul caso Tampa Rossa. Il punto è che Bonifazi ha ricevuto una memoria difensiva in cui si dice che Grillo «non è responsabile, quindi non è autore, né gestore, né moderatore, né direttore né titolare del dominio, del blog né degli account twitter, né dei tweet e Facebook, non ha alcun potere di direzione e controllo sul blog né sugli account twitter e su ciò che viene postato».
È pure vero però che l'account social di Grillo è certificato dai colossi Twitter e Facebook e nell'atto costitutivo dell'associazione Movimento 5 Stelle è scritto che il comico è proprietario del blog. Dunque? Nel M5S, c'è la figura del garante e capo politico Beppe Grillo e poi c'è ora Davide Casaleggio. Nel nuovo statuto del M5S votato online ma su cui pende un ricorso al tribunale c'è anche un terzo soggetto apparentemente più neutro: il gestore del sito, ruolo che ora è in mano a Davide Casaleggio, per cui si usano termini come garante e stratega. Davide ha ampiamente riconosciuto la paternità del blog. Lo fece durante il meeting mondiale della democrazia diretta in Spagna.

Ma come funziona il blog? Quando si legge la firma Beppe Grillo è davvero lui? Grillo in realtà si avvale a volte di social media manager come Pietro Dettori che ha lavorato diversi anni alla Casaleggio Associati di Milano e ora è diventato responsabile editoriale dell'associazione Rousseau, il cuore politico del M5S. Altro aspetto della questione: il trattamento dei dati personali del blog è in capo «all'Associazione Rousseau in persona del Presidente pro-tempore, con sede in Milano, Via G.Morone n. 6, 20121», stessa sede della Casaleggio Associati.