Il direttore Cusenza racconta la sfida del Messaggero che punta sull'integrazione tra carta e web

Virman Cusenza, direttore del Messaggero
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Lunedì 31 Ottobre 2016, 18:37 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 22:24
Ecco un estratto dell'intervista al direttore del Messaggero Virman Cusenza uscita sul numero in edicola del mensile Prima Comunicazione. Nelll'articolo firmato da Daniele Scalise, Cusenza illustra il rilancio del giornale che punta sull'integrazione tra carta e web.

di Daniele Scalise
La cronaca dei quotidiani sta diventando sempre più elemento di analisi e riflessione sulla società intera, lente di ingrandimento che ci racconta non solo e non tanto episodi locali quanto riflessi influenti sul piano generale, tendenze politiche che dal microcosmo si allargano e descrivono il Paese nelle sue contraddizioni e con i suoi problemi. Non è certo un caso che il Corriere della Sera abbia messo a capo della cronaca romana Sergio Rizzo, una delle sue firme più brillanti, come non è un episodio di normale burocrazia interna la nuova struttura dirigenziale fortemente voluta da Virman Cusenza, direttore del Messaggero, quotidiano che nelle cronache ha uno dei suoi punti forti. Massimo Martinelli da capo redattore della cronaca ha assunto ora il ruolo di vicedirettore, lasciando in eredità il proprio posto a Ernesto Menicucci proveniente dal Corriere, mentre Guido Boffo, uscito dalla Stampa, assume ora l’incarico di capo redattore centrale del quotidiano di Via del Tritone. E con tutti interagisce Un promozione interna è quella di Davide Desario, responsabile del servizio internet del Messaggero che ha assunto il ruolo di capo redattore per pilotare il potenziamento dell’integrazione carta web di cui Cusenza è un forte sostenitore.

“Le nomine vanno inquadrate in un importante giro di boa nella guida del giornale”, dice Virman Cusenza, “e costituiscono un segnale di rinnovamento anche grazie alla contaminazione di una cultura giornalistica alta e prestigiosa e liberando l'energia di un valore aggiunto interno”.

Prima – Una cronaca sempre più forte e attenta. Perché?
Virman Cusenza – La cronaca non è più solo un racconto della città ma un momento di riflessione, di approfondimento e di denuncia, imprescindibile per chi voglia sapere cosa succede a Roma.

Prima – Città che sta vivendo grandi turbamenti amministrativi e politici.
V. Cusenza - Naturalmente l'acuirsi delle emergenze romane ha fatto sì che la cronaca della capitale diventasse qualcosa di più di una semplice cronaca cittadina, diventando una sorta di laboratorio, di palcoscenico spesso esplosivo, con una concentrazione di notizie che mi è capitato di vedere solo quando ero direttore del Mattino a Napoli nei periodi peggiori dell'emergenza rifiuti.

Prima – Lo scenario, da quanto lei è approdato a Roma, è però molto cambiato.
V. Cusenza – Quando sono arrivato la politica era in uno stato comatoso. Lo stesso Pd per andare di passo a Grillo ha scelto un candidato come Ignazio Marino, oggi assolto, cosa di cui i romani non possono che rallegrarsi. Sta di fatto che il Pd ha voluto “grilleggiare” con Marino snaturando la sua natura politica e senza raggiungere quell'obiettivo, battere l'illegalità e la corruzione all'interno del partito, come poi è emerso con Mafia Capitale e quindi rinnovarsi senza imitare chi dice che tutto è marcio (...) *

* L'intervista completa sul numero in edicola di Prima Comunicazione



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