Boldrini: «Tutti i gruppi neofascisti vanno sciolti»

Boldrini: «Tutti i gruppi neofascisti vanno sciolti»
3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Febbraio 2018, 23:22 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 20:05
Aumenta l'attenzione sulle organizzazioni neofasciste e da più parti se ne chiede un definitivo scioglimento. Tra coloro che sollecitano un'azione concreta in tal senso figura anche la presidente della Camera, nonché candidata di LeU, Laura Boldrini. Ma sono in molti a temere un ritorno nelle piazze dello squadrismo d'antan, anche in forma rivisitata, come hanno testimoniato ad esempio coloro che a Macerata hanno partecipato a una manifestazione che ha visto in prima fila il sindaco Romano Carancini, in questo caso dietro a uno striscione con lo slogan 'Macerata è libera. Non violenta, antirazzista e antifascistà. Il richiamo della presidente Boldrini ha anche una carica simbolica. Non a caso è partito dal quartiere Niguarda di Milano, luogo caro ai partigiani visto che proprio da quelle vie prese le mosse, nell'aprile del '45, la battaglia di Liberazione contro il nazifascismo. A pochi passi dal murale 'Niguarda antifascistà, a Via Majorana, Boldrini ha spiegato che «tutti i gruppi che si ispirano ai neofascisti vanno sciolti. Dobbiamo dirlo con forza, i gruppi che si rifanno a una ideologia fascista vanno sciolti». Poco prima aveva insistito sullo stesso tema rilevando che «fascismo e razzismo sono espressione di una stessa mentalità e, da troppo tempo, ogni giorno ci sono manifestazioni di gruppi fascisti e c'è chi continua a fare finta di niente». Per questo, ha insistito la presidente della Camera, va messo all'indice «chi si professa fascista del terzo millennio, perché le leggi per farlo ci sono».

Il pericolo corre poi anche sul web, infatti «basta farsi un giro su Internet per scoprire che ci sono decine di pagine dichiaratamente fasciste e naziste».
Boldrini lo ha definito «squadrismo digitale», cosa che «non è accettabile in democrazia». A Macerata, teatro della caccia ai migranti operata da Luca Traini, anche il sindaco Romano Carancini ha sottolineato di voler «ripartire dai valori costituzionali, dai primi 12 articoli della Costituzione, per la non violenza, l'antifascismo e l'antirazzismo». Un invito analogo lo hanno espresso a Napoli, a margine di una manifestazione di protesta per un appuntamento elettorale di Casapound, i componenti dei collettivi studenteschi e dei centri sociali della città che hanno tenuto a ricordare che «l'Italia è un Paese dove non c'è spazio per razzismo e fascismo». Giornata all'insegna dell'antifascismo anche a Venezia, dove si è conclusa una giornata difficile sotto il profilo dell'ordine pubblico per lo svolgimento di un comizio elettorale di Forza Nuova, poi spostato, e di un altro di LeU. I simpatizzanti di Liberi e Uguali, insieme anche ad esponenti dei sindacati, hanno mostrato striscioni contro il fascismo e scandito slogan contro ogni forma di razzismo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA