M5S, dopo la sconfitta alle comunali il blog sposa la linea degli ortodossi: «Noi coerenti»

Il processo interno
di Stefania Piras
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Lunedì 12 Giugno 2017, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 16:03
Il dialogo e quindi la capacitá politica di contaminarsi vengono sacrificati sull'altare della coerenza. L'analisi del voto proposta da Beppe Grillo sul blog è molto filo ortodossi. «Il MoVimento 5 Stelle, con coerenza, si è presentato in tutte le città da solo e candidando le nostre persone, senza calcoli elettorali. In molte città, come a Palermo, siamo la prima lista, abbiamo confermato Roberto Castiglion sindaco di Sarego, facciamo gli auguri al neosindaco di Parzanica e ce la giochiamo al ballottaggio in una decina di comuni, tra cui Carrara. Rispetto al 2012 abbiamo triplicato i ballottaggi (furono solo tre all'epoca) e siamo cresciuti in tutte le città in cui ci siamo presentati». 

Eccole in contro luce sul blog le argomentazioni dei duri e puri che negli ultimi mesi erano stati silenziati per far posto al volto mite e governista del M5S, quello del dialogo sulla legge elettorale e quello armato di pialla per smussare le ricette ispide e radicali, «coerenti», che gli ortodossi credono siano l'unico modo per andare davvero al potere. Nel mirino entra Luigi Di Maio, e tutto ciò che rappresenta di questa marcia moderata verso il governo.

Di Maio dopo la rottura del patto sulla legge elettorale aveva rimarcato la necessità di andare al voto subito. Ma tutta questa fretta per i suoi detrattori non porta bene. 
Come si evince dall'analisi del voto di una ortodossa di ferro, la deputata calabrese Dalila Nesci che ci mette la faccia, va in TV,  conta i consiglieri comunali eletti e comincia a mettere in fila i motivi di questo consenso tiepidissimo per il M5S. «Il percorso di emancipazione culturale e politica che stiamo portando avanti richiede tempi lunghi - scrive -  costanza e visione di profondità, per rompere logiche di dominio e dipendenza dal potere, evidenti nella composizione delle liste a sostegno dei candidati dei partiti tradizionali». Ci vuole tempo, sottolinea Nesci.

Resiste a questo campo di battaglia Carrara, territorio della senatrice Laura Bottici dove il candidato Cinque Stelle é avanti a tutti e va al ballottaggio. Si chiama Francesco De Pasquale e sfiderà il candidato della coalizione del Centrosinistra (Pd-Psi-Pri) Andrea Zanetti. De Pasquale è in testa col 27.48% mentre Zanetti lo tallona col 25.6%. Più distanziato Andrea Vannucci (14,9 per cento) che in un primo momento era stato eletto candidato del Pd senza le primarie originando così il commissariamento del partito di Carrara. Il centrodestra con Maurizio Lorenzoni si è fermato al 12%.

E intanto, prima che arrivi l'analisi del voto dei vertici arrivano le carezze di Matteo Salvini che cambia strategia e pensa già in chiave coalizione. «Non capisco perché il Pd esulti della presunta disfatta dei Cinque stelle. Per me sono andati meglio di loro. Se c'è uno sconfitto è Renzi che ha dovuto mascherarsi dietro liste civiche. Noi e i 5 stelle ci mettiamo la faccia»: così il segretario del Carroccio Matteo Salvini ha commentato il risultato elettorale sottolineando la «mazzata» del Pd a Genova e a La Spezia dove i pentastellati hanno anche sfiorato il 20%». »Renzi - ha aggiunto - fa il contento per mettere a tacere i vari Bersani e D'Alema».
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