M5S, ecco le regole per i candidati: ora anche gli indagati possono fare il premier

M5S, ecco le regole per i candidati: ora anche gli indagati possono fare il premier
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Venerdì 15 Settembre 2017, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 15:56
A distanza di nemmeno dieci giorni dalla kermesse Italia Cinque Stelle di Rimini il blog di Beppe Grillo ha pubblicato le regole per correre come candidato premier del Movimento 5 stelle. La novità che balza agli occhi è che c'è una regola inedita, nuovissima, che prosegue la linea garantista inaugurata appositamente per Virginia Raggi. Anche un indagato può aspirare a fare il candidato premier del Movimento.

«Ai candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali - si legge - verrà richiesto un certificato rilasciato ai sensi dell'art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell’ambito dello spazio riservato a ciascun candidato». Quindi, l'aspirante candidato deve mostrare che è sottoposto a indagini con un certificato e spiegare anche perché è incorso in quell'indagine. Questo serve per poter permettere agli iscritti di valutare la candidatura. Visto che il candidato in pectore Luigi Di Maio sconta una fastidiosissima denuncia per diffamazione (è accusato a Genova da Marika Cassimatis, la vincitrice del voto online per le comunali poi detronizzata con un atto d'imperio di Beppe Grillo), e quindi è indagato, questa potrebbe essere letta come una norma ad personam.

A ogni modo è una regola inedita che segna una svolta epocale per il Movimento. Alle politiche del 2013, ma anche per elezioni di tipo amminitrativo o regionale, difatti occorreva non avere alcun procedimento a carico.

Le altre regole sono più tradizionali: bisogna aver esperito un mandato da portavoce nell’ambito di Consigli Circoscrizionali, Consigli Comunali, Consigli provinciali del Trentino Alto Adige, Consigli Regionali e del Parlamento Europeo, o eesere stati Sindaco, o ancora se il primo mandato in corso, adeve terminare entro fine legisltaira: il 28 febbraio 2018. Il candidato può essere stato già eletto alla Camera ed al Senato in occasione delle consultazioni elettorali del 2013, non deve essersi dimesso durante l'esercizio del mandato, non deve aver cambiato gruppo consiliare e/o parlamentare, e deve essere in in possesso dei requisiti previsti per le cariche elettive meglio indicati nel Regolamento, non deve aver tenuto condotte in contrasto con i principi, valori, programmi, nonché con l’immagine del MoVimento 5 Stelle, del suo simbolo e del suo Garante, siano attualmente parti ricorrenti e/o parti attrici in giudizi promossi avverso il MoVimento 5 Stelle e/o il suo Garante. Inoltre non si deve aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle.

Altra importante novità: il candidato premier che sarà scelto online diventerà automaticamente capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni. Nel 2013 era Beppe Grillo.
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