Missione in Niger, sì della Camera: 470 soldati per contrasto al traffico di esseri umani

Missione in Niger, sì della Camera: 470 soldati per contrasto al traffico di esseri umani
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Mercoledì 17 Gennaio 2018, 22:28 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 10:38
L'Aula della Camera dà il via libera alle missioni internazionali, tra cui quelle nuove in Niger, Tunisia, Sahara occidentale e Repubblica Centrafricana. Nella votazione i deputati di Fi e di Fratelli d'Italia hanno votato con la maggioranza. Con quello che sicuramente sarà l'ultimo voto della legislatura, l'Assemblea di Montecitorio approva la mozione di maggioranza che proroga le missioni all'estero, come già era avvenuto la scorsa settimana in commissione al Senato. La Lega si astiene su tutte le missioni, mentre sul Niger votano contro Leu («è nuovo colonialismo», ha detto Nicola Fratoianni) e M5S.

Il premier Paolo Gentiloni è soddisfatto per il risultato parlamentare: «Dall' Afghanistan all' Iraq, dal Libano al Kosovo, dalla Libia al Niger le forze armate e la cooperazione italiana lavorano per la pace, lo sviluppo e la stabilità, contro il terrorismo e il traffico di esseri umani», sostiene il presidente del Consiglio.

In Niger saranno inviati 470 militari, e in 60 andranno in Tunisia a sostenere la missione Nato per lo sviluppo delle capacità delle Forze Armate di quel Paese. Alla Repubblica Nigerina in particolare l'Italia fornirà supporto «nell'ambito di uno sforzo congiunto europeo e statunitense per la stabilizzazione dell'area».

Sarà potenziata l'attività di sorveglianza delle frontiere: verranno impiegati 130 mezzi terrestri e due mezzi aerei per una spesa prevista di 30 milioni di euro fino al 30 settembre prossimo. Con la missione in Tunisia verrà rafforzata l'attività di controllo delle frontiere e di lotta al terrorismo. Sono stati stanziati 4,91 milioni fino alla fine di settembre. La spesa totale prevista per il 2018 per le missioni all'estero è di 1.504 miliardi di euro: circa 80 milioni in più rispetto al 2017.

Un'«emozionata» Laura Boldrini conduce i lavori d'Aula di quella che probabilmente è la sua ultima seduta da presidente della Camera.
Renato Brunetta motiva il sì di Fi a sostegno della «sicurezza del nostro Paese». Giorgia Meloni, assicura che Fdi vigilerà affinchè i nostri soldati «lavorino per mettere un freno ai flussi migratori che attraverso la Libia giungono sulle nostre coste» e «non per difendere gli interessi della Francia in Niger». E Tonino Moscatt del Pd ribadisce che «con queste missioni contribuiamo a produrre sicurezza e a scongiurare il terrorismo e a controllare i flussi migratori».
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