Primarie M5S, Di Maio unico big ​in corsa

La contesa per la leadership del M5S
di Stefania Piras
2 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Settembre 2017, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 07:59

Sciopero bianco dei candidati premier. Alla fine nessuno sfiderà volutamente Luigi Di Maio. Alle dodici in punto si sono chiusi i termini per formalizzare le candidature alla premiership del Movimento 5 stelle. Il primo e l'unico a presentare la sua disponibilità è stato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio che in verità ha sempre detto di volersi cimentare. In arrivo solo delle candidature "minori", come quella dell'ex consigliere di Monza Giammarco Novi

Hanno gettato la spugna invece tutti i parlamentari che erano in pole position fino a pochi giorni fa. Fino a quando non hanno visto comparire il post sul blog di Beppe Grillo che apriva la competizione e hanno notato che in ballo c'era una posta secondo loro molto più alta della scelta del candidato premier, ovvero quella del capo politico del M5S, il ruolo che è sempre stato di Beppe Grillo.

Due funzioni incompatibili secondo molta parte dei parlamentari e che farebbero scattare un conflitto di interessi politico. Per questo chi voleva candidarsi a fare il premier ha rifiutato di presentarsi proprio in dissenso con questa votazione che elegge il capo politico oltreché l'aspirante premier.

Sono rimasti fuori dalla corsa Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai che a dicembre scorso attraverso un'intervista aveva dichiarato di essere a disposizione del Movimento anche per fare il candidato premier, ruolo che lui ha sempre interpretato come portavoce che porta avanti un programma. È importante il cosa e non il chi per Fico. Il deputato dovrebbe incontrare Beppe Grillo all' hotel Foruk di Roma.

Ha rinunciato anche il senatore Nicola Morra che pure voleva mettersi a disposizione per dare un contributo politico aggiuntivo. Il deputato Alessandro Di Battista che aveva parecchie chance si è chiamato fuori ma aveva già detto che tifava per Luigi Di Maio. Di Battista ha promesso di spiegare le sue ragioni a Rimini.

Fuori anche Carlo Sibilia che ha fatto l'in bocca al lupo a chi ci prova senza nominarlo mai e gli ha ricordato che prima di tutto c'è un programma votato online. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA