Veltroni: «I temi del lavoro non si possono affrontare come nel '900»

Veltroni: «I temi del lavoro non si possono affrontare come nel '900»
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Sabato 20 Maggio 2017, 17:24 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 21:20
«I temi del lavoro non si possono affrontare come si faceva nel '900: si può essere nostalgici ma quel mondo non c'è più». Così Walter Veltroni, intervistato da Maria Latella, su SkyTg24, colloquia a distanza con i promotori di Mdp di Milano. «L'Italia - aggiunge in generale - è afflitto da "presentismo", si punta al consenso del giorno cercando la distruzione dell'avversario, del'altro. Noi dobbiamo tutti lavorare assieme per creare lavoro».

«Su questo non sono d'accordo con Prodi: in tutti i Paesi il leader del governo è anche leader del partito, pensiamo a Obama. Nei partiti non ci può essere dualismo», ha detto Veltroni esprimendo il suo dissenso con il professore bolognese circa la necessità di avere due figure distinte, una a Palazzo Chigi e una alla guida del Pd. Quindi ha bocciato l'ipotesi di larghe intese tra Pd e Berlusconi: «Ho sempre avito un'idea chiara, quella dell'alternativa.
Spero in un centrosinistra maggioritario».


La polemica con Giorgio Napolitano «non ci sta e non ci deve stare. Al Presidente emerito tutti dobbiamo rispetto e riconoscenza per quello che ha fatto», ha detto Veltroni commentando lo scontro tra il presidente del Pd, Matteo Orfini e l'ex Capo dello Stato sul tema delle intercettazioni.

Veltroni ha poi parlato della legge elettorale: «Qualsiasi sistema elettorale si scelga l'importante è che il giorno dopo il voto si abbia un governo. L'Italia, con il suo debito pubblico, non è la Spagna che si può permettere di stare senza governo. Dico chiaramente che sono contro le preferenze, storicamente uno strumento che ha portato corruzione. Credo nei collegi uninominali, o collegi molto piccoli, ma è necessario riprendere il rapporto tra l'eletto e il suo territorio».
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