Migranti, Gentiloni: «Valutiamo l'uso delle nostre navi contro i trafficanti di esseri umani»

Migranti, Gentiloni: «Valutiamo l'uso delle nostre navi contro i trafficanti di esseri umani»
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Mercoledì 26 Luglio 2017, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 00:06

«L'incontro di oggi è di particolare importanza perché avviene all'indomani di quello di Parigi che l'Italia si augura produca risultati importanti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il premier libico Fayez al-Sarraj. Il primo ministro libico Fayez al-Sarraj è arrivato a Palazzo Chigi questa mattina e ha avuto un colloquio con il premier Paolo Gentiloni.

«Il presidente Sarraj mi ha indirizzato nei giorni scorsi una lettera in cui si chiede al Governo un sostegno tecnico attraverso unità navali nel comune contrasto al traffico di esseri umani», ha spiegato Gentiloni al termine dell'incontro con il premier libico. Si tratta, ha sottolineato, di «un sostegno tecnico a un impegno comune da svolgersi in acque libiche con unità navali inviate dall'Italia. La richiesta è all'esame del nostro Ministero della Difesa. Le decisioni verranno valutate d'intesa innanzitutto con il Parlamento ma questa richiesta, se valuteremo la possibilità di rispondere positivamente come credo sia necessario, può rappresentare un punto di novità molto rilevante».

«Non sarà un percorso semplice ma siamo fiduciosi che lavorando tutti insieme si possano ottenere risultati. Voglio ringraziare la Francia e Macron che a questo incontro ha lavorato con impegno personale - ha proseguito Gentiloni -. Se si fanno passi avanti in Libia il primo tra i paesi europei a esserne felice è l'Italia». 

«Lavoriamo contro i trafficanti assieme alle autorità libiche, centrali, locali» . «Un paio d'ore fa ne ho parlato con la Merkel che mi ha confermato l'impegno della Germania a sostenere le iniziative italiane per il contrasto al traffico di essere umani e alla cooperazione italo-libica», ha aggiunto Gentiloni.

«Sarraj mi ha indirizzato alcuni giorni fa una lettera nella quale si chiede al governo italiano un sostegno tecnico con unità navali al contrasto del traffico di esseri umani. La richiesta è all'esame del nostro ministero della Difesa» ha aggiunto il premier. «Le decisioni che prenderemo verranno valutate d'intesa con la Libia e, innanzitutto, con il Parlamento. Ma devo essere molto chiaro che questa richiesta può rappresentare un punto di novità molto importante nella lotta» ai trafficanti in Libia.

La decisione dell'Ue di creare una task-force di aiuti all'Italia è innanzitutto un «segnale politico importante ma comporta anche impegni significativi, anche se bisognerà fare molto altro, sul piano finanziario».

«La Libia sarà presto nella posizione di dichiarare la sua area di ricerca e sicurezza (Sar) con l'aiuto di Italia e della Commissione» Ue. Così il commissario europeo Dimitris Avramopoulos, che dopo la riunione di Tunisi sollecita tuttavia «maggiore aiuto dagli Stati membri in termini di contributi» per l'Africa, fermi a 200 milioni di euro. «Cominciamo a vedere arrivare dei contributi» ma, avverte, serve maggiore impegno. La Sar (Search & rescue), è l'area di competenza di un paese per la ricerca e il soccorso in mare.

Nel 2016 la spesa dell'Italia per far fronte all'emergenza migranti è ammontata a 3,6 miliardi al netto dei contributi Ue, di cui il 66,5% pari a 2,4 miliardi solo per l'accoglienza. Nel 2017 la spesa salirà invece a 4,2 miliardi, di cui 2,8 miliardi per l'accoglienza. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo al question time alla Camera citando i dati contenuti nel Def di aprile.

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