Scuola al via, 8 milioni tra i banchi tra vaccini e prof fantasma

Scuola al via, 8 milioni tra i banchi tra vaccini e prof fantasma
di Lorena Loiacono
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Sabato 9 Settembre 2017, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 19:14

Ultimo fine settimana di vacanza, da lunedì si ritorna in classe: ad attendere quasi 8 milioni di studenti ci saranno nuove regole e vecchi problemi. La campanella sta per suonare ovunque: ad eccezione della provincia di Bolzano che ha riaperto le lezioni il 5 settembre scorso, tutte le regioni torneranno tra i banchi a partire da lunedì prossimo fino a venerdì 15 con Lazio, Puglia, Toscana, Marche ed Emilia Romagna.

Un anno scolastico che vedrà compiersi gli ultimi punti della riforma della Buona Scuola, a cominciare dalla riforma degli esami di Stato, ma vedrà anche tornare tra i banchi decine di migliaia di supplenti. Rischiando per l'ennesima volta cambi di docente in cattedra nei primi mesi di scuola. Per fronteggiare questo rischio il ministero dell'istruzione ha autorizzato l'assunzione di quasi 52mila docenti, tra cui oltre 15mila cattedre finora affidate ai cosiddetti posti vacanti. Dei 51.773 nuovi docenti assunti, 38.380 andranno su posti comuni e 13.393 su posti di sostegno.

CARENZA DI DOCENTI
Un'intervento che non sarà comunque sufficiente per guarire la cosiddetta supplentite che, anche quest'anno, vedrà salire in cattedra oltre 80mila supplenti con incarichi annuali. Uno dei problemi che sta emergendo in queste ultimi giorni dagli uffici scolastici regionali è la difficoltà a reperire docenti da assumere: ne mancherebbero all'appello circa il 30% soprattutto per classi di concorso come matematica e scienze alle medie o per il sostegno, infatti, le graduatorie ad esaurimento si stanno svuotando e diventa così impossibile evitare di affidare le cattedre ai supplenti. Alle 52mila immissioni in ruolo si aggiungono, per un totale di 58.348 nuove assunzioni, 56 unità di personale educativo, 6.260 unità di personale Ata e 259 nuovi dirigenti scolastici.

Ed è proprio il fronte dei dirigenti scolastici uno tra i più caldi: la categoria, mai tanto in fermento come negli ultimi mesi, è in agitazione sia per il rinnovo del contratto, sia per l'atteso concorso che tarda ad arrivare. La prossima selezione dovrebbe reclutare 2mila nuovi presidi che andrebbero a sanare quella carenza per cui, ad oggi, sono circa 1700 i dirigenti cosiddetti in reggenza.

Si tratta di quei presidi a cui, oltre alla loro scuola, ne viene affidata un'altra che, altrimenti, resterebbe senza guida. Per 1700 presidi in reggenza significa che sono almeno 3400 le scuole con un dirigente a mezzo servizio. Spesso si tratta di 12 plessi scolastici affidati ad una sola persona, con picchi insostenibili fino a 20 plessi. L'anno scolastico che sta per cominciare porterà anche importanti novità, a cominciare dall'esame di terza media e dal nuovo ruolo dei test Invalsi. Mezzo milione di ragazzi di terza media si ritroveranno un esame ridotto da 5 a 3 prove scritte, italiano, matematica e il test in lingua straniera, a cui seguirà il colloquio orale.

TEST INVALSI AD APRILE
Esce dall'esame, quindi, la prova Invalsi che si svolgerà invece ad aprile. Ma non si tratta di un ridimensionamento del test visto che sarà obbligatorio per l'ammissione all'esame e avrà una nuova parte in inglese. Una novità che arriverà anche alle elementari dove i ragazzi saranno valutati per le competenze linguistiche acquisite. L'anno scolastico 2017-2018 verrà comunque ricordato per l'obbligo di vaccinazione: entro lunedì tutti i bambini degli asili, da zero a 6 anni, dovranno presentare il certificato dell'avvenuta vaccinazione o l'autocertificazione con cui assicurano di mettersi in regola. Altrimenti verranno allontanati dalla scuola.

Tra i vecchi problemi tornano anche i costi elevati per il corredo scolastico e la carenza di mense negli istituti: dal rapporto (Non) Tutti a Mensa 2017 di Save the Children emerge infatti che in Italia ha accesso alla mensa scolastica solo un bambino su due, rilevando differenze insostenibili da regione a regione. E la spesa per le famiglie è sempre più alta, non solo a mensa: in base a uno studio di Federconsumatori, infatti, per il corredo scolastico e i libri di testo di un solo studente si arriva a spendere anche 1200 euro.