Scuola, per chi vince il concorsone la cattedra non c'è: assunzioni rinviate

Scuola, per chi vince il concorsone la cattedra non c'è: assunzioni rinviate
di Lorena Loiacono
2 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Settembre 2016, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 08:33
Hanno sperato nel concorso della scuola, si sono preparati studiando per mesi e, superando una severa selezione, ne sono usciti vincitori. Per poi scoprire all'ultimo minuto che, comunque, la cattedra non ci sarà. Non quest'anno almeno. È arrivato infatti come una doccia fredda il decreto per le nuove assunzioni, previste entro il 15 settembre, firmato dal ministro Giannini: in molte regioni i posti, messi a bando, sono scomparsi. Delle 32mila immissioni in ruolo previste nel triennio, divise al 50% tra i vincitori del concorso e gli iscritti alle graduatorie ad esaurimento, ne rimangono effettive 29.720. Ma la maggior parte di queste, per il 2016-2017, si trova al nord.

LA MAPPA DEGLI INGRESSI
Si tratta di uno stravolgimento geografico, rispetto alla prima versione della mappa delle assunzioni, dovuto al piano straordinario della mobilità messo in atto nel periodo estivo. Vale a dire che, con i trasferimenti richiesti dai docenti già assunti e accordati dal ministero dell'Istruzione, tanti posti vacanti sono stati coperti eliminando di fatto la possibilità ai vincitori di concorso di entrare subito di ruolo. Migliaia di cattedre scomparse. Un fenomeno che riguarda soprattutto le regioni del Sud dove è presente la quota maggiore di docenti che hanno chiesto e ottenuto il trasferimento.

Primo fra tutti, a restare azzerato dalla mobilità, è stato il settore riservato alla scuola primaria: dei 17.299 posti messi a bando per il triennio, quest'anno ne saranno utilizzati appena 3.837 in tutta Italia. Di questi, 1.559 andranno alla Lombardia, 715 al Piemonte e 571 in Veneto, 277 in Friuli, 265 in Emilia Romagna, 131 in Toscana e 126 in Liguria, 88 nelle Marche, 75 in Sardegna e 30 in Umbria. Praticamente al nord arriva oltre il 90% delle cattedre. Tutte le altre regioni, quindi la maggior parte del Centro e del Sud, non avranno alcun nuovo maestro entrato con il concorso.

Zero posti alla primaria per Lazio, Abruzzo, Basilicata e Campania, Calabria, Molise, Puglia e Sicilia. Eppure nel Lazio, secondo il bando di concorso, sarebbero previste 1378 immissioni in ruolo entro il 2018, in Campania 1604, 1096 in Sicilia e 979 in Puglia. Dal Miur arriva la rassicurazione che tutti i vincitori saranno assunti entro il triennio ma per ora è tutto bloccato.

LE SUPERIORI
La stessa tendenza si registra per la scuola superiore dove le 7206 assunzioni previste sono riservate soprattutto alla regioni del Nord: in Lombardia 1570, in Piemonte 890, in Veneto 798, in Toscana 771, in Emilia Romagna 683, in Friuli 218 e in Liguria 268. Alle scuole del Lazio restano 618 nuovi docenti di scuola superiore e alla Campania 441, tutto il resto sono briciole. Occorre inoltre coprire le cattedre del nord dove i posti sono disponibili ma mancano i vincitori del concorso, che in alcuni casi andrà avanti fino a dicembre. Senza contare che la selezione allo scritto ha bocciato il 50% dei candidati. Si dovrà ricorrere alle graduatorie ad esaurimento e, in caso si esaurissero anche quelle, si dovrà ancora una volta usufruire delle supplenze su posti vacanti. le supplenze annuali che, con il concorso, sarebbero dovute sparire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA