Berlusconi litiga con Bianca Berlinguer: mi alzo e me ne vado. Poi annuncia: dopo il 4 decido se lasciare la politica

Berlusconi litiga con Bianca Berlinguer: mi alzo e me ne vado. Poi annuncia: dopo il 4 decido se lasciare la politica
2 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Novembre 2016, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 14:30
«Non l'ho detto così, io ho detto che dopo il 4 dicembre prenderò con calma decisione se continuare o meno o tirarmi fuori da politica il mio senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e degli azzurri mi fanno sentire necessaria una mina presenza». Lo afferma Silvio Berlusconi a Cartabianca su Rai tre a chi gli chiese se sia pronto a tornare in campo nel caso la sentenza di Strasburgo si pronunciasse a suo favore.

Berlusconi, ingabbiato nei tempi televisivi, scalpita e non riesce ad argomentare a dovere le ragioni del suo no al referendum costituzionale. Alla giornalista Bianca Berlinguer che lo incalza, l'ex premier replica: «Queste sono questioni serie, non da risposte sì o no. Se lei non mi lascia finire il ragionamento, è inutile fare quest'intervista. E allora mi alzo e me ne vado», ha detto a un certo punto, senza tuttavia poi lasciare lo studio come avev invece fatto sempre su Raitre nel maggio del 2015, quando il Cav, in un crescendo di tensione con Lucia Annunziata, aveva abbandonato lo studio di In mezz'ora. Questa volta invece, non arriva a tanto. Berlinguer riconduce l'ospite nei binari della trasmissione: «Non siamo a Porta a porta che dura due ore...». A Cartabianca i tempi sono più stretti. E anche il Cav, alla fine, si adegua. 

«Sono molto pochi e non ci credo», ha detto poi Berlusconi rispondendo a chi gli chiedeva un commento alle dichiarazioni del prmier Matteo Renzi sulla possibilità che molti elettori di Forza Italia siano a favore delle riforme. Per l'ex premier quelli che lo sono è perché «non hanno letto in profondità il testo costituzionale».

«Se non ci sarà lui, ci sarà il suo partito che è molto interessato al cambio della legge elettorale». Risponde così poi Berlusconi alle dichiarazioni di Renzi che a proposito di un tavolo per la legge elettorale ha detto che il Cavaliere ci troverà D'Alema e Grillo ma non lui.

«Il centrodestra, se vuole contare e vincere, deve restare compatto. Se Meloni e Salvini non accettassero di fare parte della coalizione del centrodestra, cosa che escludo assolutamente, diventerebbero irrilevanti. I leaer non si nominano, nessuno può determinarlo. Un leader viene dal basso, lo decide e lo sceglie la gente. Io non ho in mente nessun nome, ho in mente me stesso, se ancora resterò in campo», ha poi osservato il presidente di Fi.


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA