Manovra subito in aula, domani voto. Renzi conferma le dimissioni dopo il sì e non chiede voto subito

Manovra subito in aula, domani voto. Renzi conferma le dimissioni dopo il sì e non chiede voto subito
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Martedì 6 Dicembre 2016, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 21:55

Il premier Matteo Renzi nella direzione del Pd di mercoledì, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, indicherà un bivio: o un governo di responsabilità nazionale con la più ampia partecipazione delle forze politiche per affrontare le scadenze del paese o le elezioni. Il Pd, spiegano le stesse fonti, non è intenzionato a reggere un governo da solo facendosi «rosolare» dalle opposizioni che chiedono le urne anticipate e accusano i dem di volere restare al governo. 

Le dimisisoni di Renzi comunque restano congelate fino all'ok alla manovra. Il premier ha accolto l'invito del presidente della Repubblica ad aspettare il via libera alla legge di Bilancio prima di formalizzare le dimissioni. Il governo chiederà la fiducia sulla legge di bilancio e punta ad arrivare al voto in Aula entro domani sera. 

Il presidente della Republica, Sergio Mattarella, intanto avverte: sono inconcepibili elezioni anticipate senza una nuova legge elettorale. Le consultazioni per la formazione del nuovo Governo inizieranno - se arriverà il via libera alla manovra - giovedì, al massimo venerdì. Questo è l'orientamento del Quirinale alla vigilia del voto di fiducia sulla manovra e della direzione del Pd.

La Corte costituzionale ha fissato intanto per l'udienza del 24 gennaio 2017 la discussione sulle eccezioni di costituzionalità sollevate sull'Italicum. 

Il leader di Ncd Angelino Alfano nel frattempo manda a dire a Fi che «chi va cercando pretesti per far proseguire la legislatura, non lo otterrà gratis». Ma la linea del voto subito spacca Area Popolare: i parlamentari dell'Udc non ci stanno e lasciano il gruppo.

Dal vertice di Arcore Forza Italia chiede di andare al voto ma prima serve una legge elettorale che «garantisca la governabilità e una reale corrispondenza della maggioranza parlamentare alla maggioranza popolare», dice il partito di Silvio Berlusconi. Beppe Grillo dal suo blog chiede chiarezza al Pd: «Basta chiacchiere e battute. Siate chiari davanti agli italiani. Aspettiamo una risposta dopo la vostra direzione».

Contro il voto subito interviene poi la leader della Cgil Susanna Camusso.

Vola Piazza Affari, che balza del 4% e va meglio di altri listini in Europa trainata dalle banche.

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