Cairo, sos ambientale dal più antico monastero cristiano del mondo

Cairo, sos ambientale dal più antico monastero cristiano del mondo
di Franca Giansoldati
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Lunedì 16 Ottobre 2017, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 16:53
Città del Vaticano - Sos dall'Egitto dal più antico monastero cristiano del mondo: «aiutateci a trovare sponsor per difendere il deserto dall'inquinamento ed a diventare una bandiera green per il pianeta». L'appello internazionale è partito dall'antichissimo monastero dedicato a Sant'Antonio Abate, a 160 chilometri dal Cairo e a pochi passi dal Mar Rosso, per realizzare, proprio nel deserto, un sistema di alimentazione energetica capace di far fronte alle esigenze di una comunità di 500persone, ad impatto ambientale zero. I frati del monastero hanno deciso di dotarsi delle più moderne attrezzature e tecnologie per dare un segnale forte alla comunità internazionale, un segnale capace di rafforzare la causa ambientalista, proprio secondo lo spirito di Papa Francesco. Segno che l'enciclica Laudato Sii ha colpito nel segno e sta amplificando la reale consapevolezza di passi concreti per mettere in sicurezza la terra, il creato, dall'inquinamento, dal deterioramento dell'atmosfera, dallo sfruttamento dei combustibili fossili, attraverso un cambio di passo.

L'idea dei frati copti – che abitano in una struttura monumentale sorta nel luogo in cui Sant'Antonio visse da eremita nel IV secolo – è arrivata agli scienziati dell'Enea che da anni conducono progetti finalizzati alla diffusione di nuove tecnologie per lo sfruttamento dell’energia solare. Tali attività, coordinate in stretta collaborazione con aziende e istituzioni, rientrano in un quadro generale di sviluppo socio-economico sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e degli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici. Da qui è partita la sfida di sviluppare tecnologie capaci di distribuire l’energia solare in modo stabile e controllato, anche di notte o in generale durante periodi di bassa insolazione. Questo è possibile, spiegano gli scienziati, mediante sistemi di accumulo dell’energia solare raccolta.

Un’altra sfida per i frati copti è di introdurre impianti solari per una produzione «decentralizzata» dell’energia, in grado di supportare la crescita autonoma di comunità anche in zone desertiche dove l’approvvigionamento energetico è difficoltoso. Il progetto chiamato MATS riguarda un impianto solare a concentrazione, dotato di accumulo, in grado di distribuire sia elettricità che acqua dissalata a una comunità di circa 1,000 abitanti in un’area desertica. L’elettricità potrebbe essere distribuita sulla rete elettrica locale (così come attualmente avviene con i combustibili fossili); l’acqua dissalata prodotta potrebbe favorire attività agricole e produttive. Un impianto dimostrativo è già stato realizzato ad Alessandria d’Egitto (City for Science and Technology in Borg El-Arab).
 
Il Monastero è fra i più antichi al mondo, costruito verso il 356 sulla tomba di sant'Antonio abate. Oggi si presenta come  un villaggio indipendente con giardini, un mulino, un forno e cinque chiese. Oltre ai 120 monaci ed è di religione copto-cristiana il Monastero ospita fino a 500 lavoratori di vario genere e ogni giorno accoglie fino a 2000 pellegrini.
 
 
 
 
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