Papa Bergoglio parla all'America di Trump: facciamo scoppiare la Rivoluzione della Tenerezza

Papa Bergoglio parla all'America di Trump: facciamo scoppiare la Rivoluzione della Tenerezza
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 26 Aprile 2017, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 11:46
Città del Vaticano Le cose andrebbero meglio ovunque se i politici si mettessero nei panni della gente, se avessero atteggiamenti umili, e se ascoltassero tutti «abbassandosi a livello degli altri». Stavolta Papa Bergoglio si rivolge all'America di Trump per svelare il segreto di una leadership in grado di creare percorsi positivi e, in poche parole, far scoppiare quella «Rivoluzione della tenerezza» che predica da quando è stato eletto Papa. Una ricetta estendibile a qualsiasi latitudine, che Francesco ha diffuso in un video registrato per le conferenze mondiali del TED, acronimo che sta per Tecnologia, Intrattenimento, Design ma che, dalla nascita di questa organizzazione privata no-profit - avviata nel 1984 nella Silicon Valley -, è ormai sinonimo di un influente think thank globale con un raggio di competenza che spazia dal mondo scientifico a quello culturale ed accademico. “Che cos’è la tenerezza? È l’amore che si fa vicino e concreto. È un movimento che parte dal cuore e arriva agli occhi, alle orecchie, alle mani. La tenerezza è usare gli occhi per vedere l’altro, usare le orecchie per sentire l’altro, per ascoltare il grido dei piccoli, dei poveri, di chi teme il futuro; ascoltare anche il grido silenzioso della nostra casa comune, della terra contaminata e malata”.

Papa Bergoglio incoraggia i leader, gli amministratori, i politici, i manager a unire “le mani e il cuore per accarezzare l’altro. Per prendersi cura degli altri”. Del resto la tenerezza, ha spiegato, è il linguaggio dei più piccoli, di chi ha bisogno dell’altro. Il che significa anche “abbassarsi, questa è la tenerezza”. Il che non vuol dire debolezza, tutt'altro. “È la strada della solidarietà, la strada dell’umiltà. Permettetemi di dirlo chiaramente: quanto più sei potente, quanto più le tue azioni hanno un impatto sulla gente, tanto più sei chiamato a essere umile. Perché altrimenti il potere ti rovina e tu rovinerai gli altri”.

Anche stavolta il Papa ha preso in prestito un detto argentino. “Il potere è come il gin preso a digiuno: ti fa girare la testa, ti fa ubriacare, ti fa perdere l’equilibrio e ti porta a fare del male a te stesso e agli altri, se non lo metti insieme all’umiltà e alla tenerezza. Con l’umiltà e l’amore concreto, invece, il potere – il più alto, il più forte – diventa servizio e diffonde il bene. Il futuro dell’umanità non è solo nelle mani dei politici, dei grandi leader, delle grandi aziende. Sì, la loro responsabilità è enorme. Ma il futuro è soprattutto nelle mani delle persone che riconoscono l’altro come un “tu” e se stessi come parte di un “noi”. Abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri”. 
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