Papa Francesco insegna a non avere paura della morte, «non ha l'ultima parola»

Papa Francesco insegna a non avere paura della morte, «non ha l'ultima parola»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 3 Novembre 2017, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 08:29

Città del Vaticano - Papa Francesco stamattina, nelle Grotte Vaticane, ha ricordato i cardinali defunti nel corso dell'anno. Tra questi anche l'italiano Caffarra e il tedesco Meisner, entrambi, firmatari della ormai famosa lettera dei «dubbi» circa la validità del documento papale Amoris Laetitia. La solenne commemorazione per i porporati scomparsi è stata l'occasione per fare una riflessione ampia e profonda sul concetto della morte. Papa Bergoglio ha insistito che per un cristiano «la speranza della vittoria definitiva del bene sul male, sulla sofferenza e sulla morte» dovrebbe prevalere allo sconforto del distacco da chi non c'è più. «In forza di questo divino legame della carità di Cristo, noi sappiamo che la comunione con i defunti non rimane solo un desiderio, un’immaginazione, ma diventa reale. Speranza e non disperazione, uomini della vita e non della morte, perché ci consola la promessa della vita eterna».

In questi quattro anni Papa Francesco nella sua predicazione quotidiana a Santa Marta ha parlato spesso del distacco dalla vita terrena e lo ha sempre descritto come un passaggio da affrontare senza paura. Un giorno ha raccontato che tiene un taccuino dove segna le persone care che se ne vanno. In questo modo - disse - riesce a misurare il tempo che passa veloce. «Il Signore ci restituirà tutti i nostri cari». 

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