Appello di Papa Francesco ai rappresentanti delle religioni: «La neutralità non aiuta a costruire percorsi di pace»

Appello di Papa Francesco ai rappresentanti delle religioni: «La neutralità non aiuta a costruire percorsi di pace»
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 18 Ottobre 2017, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 12:50
Città del Vaticano Le religioni, tutte le religioni nessuna esclusa, «non possono avere un atteggiamento neutro» o peggio ancora «ambiguo«»nella costruzione di cammini di pace nel mondo. Cristiani, buddisti, islamici, scintoisti, induisti, ebrei. «La pace è un compito urgente visto che tante popolazioni sono lacerate da guerre e violenze». Prima dell'udienza generale Papa Bergoglio ha incontrato un gruppo di rappresentanti di Religions for Peace, la più vasta piattaforma multiconfessionale fondata agli inizi degli anni Settanta negli Usa per raggruppare leader religiosi impegnati nel dialogo. «La pace è, nello stesso tempo, dono divino e conquista umana. Per questo i credenti di ogni religione sono chiamati ad invocarla e a intercedere per essa; e tutti gli uomini di buona volontà, specialmente quanti ricoprono incarichi di responsabilità, sono chiamati a operare per essa, con il cuore, con la mente e con le mani, sì, perché la pace si costruisce i modo artigianale». Francesco rivendica per le religioni un ruolo insostituibile nelle società. «Chi commette violenza o la giustifica in nome della religione, offende gravemente Dio, che è pace e fonte della pace, e ha lasciato nell’essere umano un riflesso della sua sapienza, potenza e bellezza». Fa poi un riferimento all’ecologia integrale, un terreno comune di impegno che spazia dalla difesa del creato alla difesa della vita umana, dal suo concepimento fino alla sua fine naturale. «Le religioni dispongono di risorse per far progredire insieme un’alleanza morale che promuova il rispetto della dignità della persona umana e la cura del creato».