Papa Francesco nelle periferie: domenica visita nella parrocchia di Ponte di Nona

Papa Francesco nelle periferie: domenica visita nella parrocchia di Ponte di Nona
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 15 Febbraio 2017, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 09:19

Città del Vaticano Papa Bergoglio torna a visitare l'estrema periferia di Roma. Domenica pomeriggio trascorrerà nella parrocchia di Ponte di Nona un paio d'ore per capire come vive la gente, per parlare con loro, per salutare gli anziani e i bambini, per incoraggiare il parroco e la comunità cattolica a destinare ancora più energie agli emarginati. Nato come quartiere modello, quel quartiere del settore Est, vive le contraddizioni di una periferia degradata stretta fra le luci di un maxistore, un campo rom, e l'anonimato di tanti palazzoni anonimi. Ad accogliere il Papa ci saranno il cardinale Vallini,  monsignor Giuseppe Marciante, il parroco don Francesco Rondinelli, il viceparroco don Luca Bazzani. Durante la visita Francesco incontrerà i giovani, i malati, le famiglie e gli operatori della Caritas. Poi confesserà quattro persone e celebrerà la messa.

Si tratta della tredicesima visita di Francesco in una parrocchia romana, la seconda in poco più di un mese: il 15 gennaio scorso aveva visitato Santa Maria a Setteville, nel Comune di Guidonia.

In quella parrocchia San Giovanni Paolo II ci andò nel 2001: celebrò la messa e donò alla parrocchia un prezioso crocifisso, oggi sull’altare, e una tela raffigurante La Pietà. L’attuale parroco, il trentanovenne don Francesco Rondinelli, ha assunto l’incarico 5 mesi fa. La parrocchia si trova nel cuore del quartiere a due passi dal centro commerciale Roma Est, e a due ali di palazzine popolari dai diversi colori. Su 6.500 famiglie (circa 20mila abitanti), la maggior parte composte da giovani coppie con bambini piccoli, un terzo vive nelle case popolari. I bambini che frequentano il catechismo sono 200 e nell'oratorio trovano anche campi da calcio e basket, le uniche aree di aggregazione esistenti. «Il tasso di povertà è molto alto nel quartiere – ha detto il parroco -, non c’è lavoro e noi facciamo il possibile».

 

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